Il T  – Sabato 9 Novembre 2024

Alta l’adesione allo sciopero del trasporto pubblico

 

Trasporto pubblico | Anche in Trentino sono stati molti gli autobus fermi

È stata alta l’adesione allo sciopero di otto ore dei lavoratori del trasporto pubblico locale indetto in tutta Italia e anche in Trentino da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa. La protesta avrà una durata complessiva di 24 ore senza fasce di garanzia. Tra le 5,30 e le 8,30 e tra le 16,00 e le 19,00 è garantito il 30% dei servizi, con particolare attenzione a quelli per l’utenza più fragile.

Proprio la particolare modalità di svolgimento dello sciopero, approvata dall’autorità di garanzia, non rende certo alcun tipo di tragitto con i mezzi pubblici. Così sono stati molti i passeggeri che si sono dovuti arrendere all’evidenza e optare per una passeggiata oppure per il taxi. Moltissimi genitori hanno accompagnato a scuola i figli e poi sono andati a riprenderli. In stazione c’erano molti viaggiatori in attesa di un autobus che non sarebbe passato.

Per tutta la giornata, tranne che nelle fasce in cui era garantito il servizio minimo, nessuno ha potuto far conto sul trasporto pubblico. La stessa autorità di garanzia aveva spiegato che questa modalità di svolgimento dello sciopero non potrà essere ripetuta.

Il ministro Matteo Salvini ha tuonato contro gli organizzatori dello sciopero che contestano la politica del governo.

La protesta ha al centro il rinnovo del contratto nazionale, ma anche la richiesta forte di rilanciare il trasporto pubblico locale che senza una riforma seria e investimenti adeguati rischia di ridursi fino a sparire. Lavoratrici e lavoratori chiedono condizioni migliori di lavoro, ma anche maggiori garanzie per operare in piena sicurezza.

Ieri mattina una delegazione delle sigle sindacali trentine ha partecipato alla manifestazione nazionale a Roma, davanti al ministero dei Trasporti. L’agitazione di ieri rischia di inasprire le posizioni con il rischio che a rimetterci siano gli utenti che non chiedono altro di poter raggiungere scuola e lavoro in tranquillità nella speranza che si trovi presto una soluzione soddisfacente per tutti.

 

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