Alto Garda. Preoccupazione per i riflessi della crisi su aziende e famiglie. Oggi l’incontro di Cgil Cisl Uil con la comunità di valle: l’avvio della cassa integrazione mette in difficoltà i redditi delle famiglie. La Provincia aumenti l’integrazione per chi è in sospensione e si concentri sui più bisognosi. Serve una politica energetica provinciale
I riflessi della crisi su aziende e famiglie sono stati al centro di un confronto oggi tra la comunità di Valle Alto Garda e Ledro e Cgil, Cisl, Uil. All’incontro hanno partecipato il presidente Claudio Mimiola, alcuni assessori e sindaci del territorio e i tre segretari provinciali, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti. Forte la preoccupazione per l’attivazione della cassa integrazione nelle maggiori aziende cartarie e chimiche del Basso Sarca e per le conseguenze che questo comporta sulla tenuta dei redditi delle famiglie già messe in forte difficoltà all’impennata dei prezzi.
L’aumento dei costi energetici, ma soprattutto delle materie prime e il rallentamento dell’economia internazionale mette in crisi anche le aziende trentine che hanno ridotto o sospeso la produzione. In questo quadro, hanno detto i sindacati, serve agire su un duplice fronte. Da una parte mettere in sicurezza la capacità di spesa delle famiglie. “La cassa integrazione riduce anche della metà lo stipendio medio mensile – hanno fatto notare i sindacati -. Per questa ragione abbiamo chiesto alla Provincia di aumentare l’integrazione di 1,5 euro e di ridurre la soglia minima di 300 giornate per usufruire del sostegno provinciale, così da ampliare la platea e venire incontro alle lavoratrici e ai lavoratori”.
Dall’altra servono misure per sostenere le imprese. “E’ ora di mettere in campo una politica industriale che sostenga le aziende ad investire per innovare e per posizionarsi anche su mercati nuovi. La crisi non sarà di breve durata e in questa situazione di incertezza bisogna mettere le basi per guardare al prossimo futuro”.
Preoccupa anche l’effetto che le nuove regole sul 110% avranno sull’edilizia. “E’ importante che anche la Comunità di Valle si faccia soggetto attivo per sollecitare la Provincia con interventi che spingano imprese e famiglie ad rinnovare il patrimonio edilizio in chiave sostenibile e ad investire su fonti energetiche rinnovabili. Questo sosterrebbe il comparto delle costruzioni e nello stesso tempo spingerebbe la transizione verde del nostro territorio”.
Infine il tema spinoso dei sostegni alle famiglie trentine sulla casa (“serve che in Itea entrino anche i sindaci” hanno ribadito i sindacati) e contro il caro bollette. A questo proposito Cgil Cisl Uil hanno ribadito l’opportunità di adottare in Trentino criteri analoghi a quelli nazionali, cioè basati sull’Isee, per mettere in campo misure più eque, che aiutino prioritariamente chi ha più bisogno. “Il Governo Meloni sta andando in questa direzione per abbattere i costi delle bollette. Ci auguriamo che la Giunta provinciale ne prenda atto e riveda il proprio intervento”.
Trento, 24 novembre 2023
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