21 aprile 2019 – Corriere del Trentino
Appalti. Piazza Dante. Massimo ribasso «Nessun danno per i lavoratori»
«L’introduzione del massimo ribasso del disegno di legge provinciale sull’accelerazione dell’attività amministrativa e sulla semplificazione delle procedure non pregiudicherà il trattamento economico giuridico e il posto di lavoro dei lavoratori».
Piazza Dante replica alle perplessità sollevate dai sindacati che hanno contestato il ritorno al massimo ribasso e ai sub appalti. «No ai lavoratori usa e getta» chiosano Cisl e Uil, che sono pronti a scendere in campo contro il disegno di legge. «Le novità normative — precisano da Piazza Dante — non vanno a scapito dei lavoratori, ma devono essere contestualizzate alla luce di ciò che le categorie economiche locali chiedono da tempo: diminuire i tempi di aggiudicazione degli appalti per permettere al sistema economico di essere al passo con la velocità del mercato e dare lavoro agli oprai trentini». Secondo la Provincia le aggiudicazioni secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa scontano i tempi procedurali più dilatati, visto che è necessario nominare una commissione che valuti le offerte. Il cambio di rotta non cancella l’incognita dei ricorsi, uno dei grandi problemi degli appalti. Il nuovo disegno di legge si applicherà unicamente ad appalti di valore inferiore alla soglia europea che, per i lavori pubblici, è pari a 5 milioni e 548.000 euro e a 221.000 euro per i servizi e le forniture. Sopra queste soglie si continuerà ad applicare il criterio della cosiddetta offerta economicamente più vantaggiosa che resterà l’unico criterio valido per i servizi sociali, sanitari e scolastici. Piazza Dante precisa anche che sono stati potenziati i meccanismi di verifica sugli appalti.
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