l’Adige – 19 maggio 2024

Appello ai 64 presidenti Coop

Una lettera a tutti i 64 presidenti di cooperative , che lunedì saranno assieme per la riunione del Comitato del settore di consumo. Questa l’ultimo tentativo fatto dai sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, e dai segretari generali Paola Bassetti, Fabio Bertolissi e Stefano Pichetti, assieme a Carla Tatti, Lamberto Avanzo, Valentino Bellin e Vassilios Bassios per cercare di evitare le conseguenze della mobilitazione sul contratto integrativo. Perché, com’è noto, tra le cooperative di consumo e i sindacati il braccio di ferro va avanti da tempo Il tema è quello del contratto integrativo, disdettato dalla Cooperazione. In termini pratici, significa che i 1.900 lavoratori perdono del denaro già a partire da maggio. Contro questa ipotesi i sindacati hanno proclamato lo stato d’agitazione e minacciato azioni che metterebbero in difficoltà soprattutto i piccoli negozi di valle, come il blocco degli straordinari, sia quelli retribuiti che quelli non retribuiti.
Per cercare di raggiungere un accordo, il tentativo è questa lettera ai presidenti, in cui si ricordano i principi del mondo cooperativo. «Non è contemplabile che a fronte di un Sistema Cooperativo complesso, ma indubbiamente ricco (vedi patrimonio Sait, vedi utili di bilancio nelle Casse Rurali) non si possa fare esercizio di Cooperazione ripartendo le risorse dove necessario affinché tutti i rami della Cooperazione Trentina siano sani e rigogliosi, non solo alcuni si legge nella lettera Sarebbe un paradosso se piuttosto che ridistribuire ricchezza la nostra Cooperazione Trentina finisse per distribuire povertà, anche attraverso salari non adeguati a quelli che sono i costi della vita nelle nostre Valli, salari ingiusti se paragonati alla disponibilità, ore di lavoro oltre quelle previste contrattualmente che assomiglierebbero ancora di più al volontariato se non remunerate dal valore economico del Contratto Integrativo Provinciale. (in vigore dal 2014) che la Commissione dei Presidenti ha disdettato alla vigilia della Festa dei Lavoratori».
Ricordano i tagli di personale al Sait e l’aumento delle ore di lavoro. «Le organizzazioni sindacali ribadiscono che la visione con la quale si interviene non può ridursi solo ed unicamente a una sforbiciata, è una modalità di cortissimo respiro». Serve, osservano, azioni sul fronte della formazione, ma anche attenzione ai giovani e, in un’ottica di fragilità del sistema, spingere verso fusioni e quindi economie di scala. «Le organizzazioni sindacali osservano sono disponibili ad affrontare le situazioni di difficoltà nel luogo in cui hanno origine, con modalità concordate, evitando di tagliare le retribuzioni attraverso il contratto integrativo».

 

Scarica il pdf: ADIGE Coop 190524