Apss. Per la riorganizzazione solo lo 0,03%, ma si paga il privato per le liste d’attesa. In vista della presentazione del regolamento, Cgil Cisl Uil chiedono alla Giunta di aprire un vero confronto su distretti, Pnrr e rafforzamento della medicina territoriale. “Non si scarichi tutto sul personale. A Bolzano nuove risorse dall’Irap e rinnovo dei contratti pubblici”
Dichiarazioni dei segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.
L’assenza di un vero confronto di merito sulla supposta e tanto sbandierata riorganizzazione dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari cela la volontà della Giunta e del Dipartimento Salute della Provincia di nascondere sotto il tappeto le tante incongruenze che la delibera assunta nell’agosto scorso porta con sé. Mancanza di dialogo e incongruenze che la Consulta per la Salute e gli ordini di tutte le professioni sanitarie e sociali non smettono di sottolineare.
Intanto però la Giunta le scelte le fa. Infatti si trovano immediatamente le risorse per pagare la sanità privata nella gestione delle visite specialistiche in cronico ritardo con le liste d’attesa che si allungano. Se questo è il senso della riorganizzazione dell’Azienda e dell’ospedale policentrico davvero non ci siamo. Ricordiamo tra l’altro che questa riorganizzazione, destinata almeno secondo le intenzioni del presidente Fugatti a rivoluzionare l’assetto dei servizi sanitari in Trentino, impegna appena 400mila euro, in pratica lo 0,03% del bilancio annuo dell’Apss, briciole con le quali sarà impossibile rafforzare davvero la medicina territoriale e l’integrazione socio-sanitaria. Insomma il quadro è preoccupante e l’esito di rafforzare il privato sarebbe inaccettabile
Anche sui nuovi distretti il Governo provinciale agisce in contraddizione con gli esperti chiamati – e lautamente pagati – dalla Giunta stessa a ridisegnare la sanità sul territorio, mentre nulla si sa ancora sulle reali intenzioni di Fugatti e Segnana rispetto alla richiesta delle risorse per la realizzazione delle Case di Comunità previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e finanziati con le risorse europee del Recovery Fund.
Ma ormai la Giunta persevera nell’errore: anche il regolamento che dovrebbe attuare la riorganizzazione verrà presentato lunedì al consiglio sanitario frettolosamente convocato proprio a questo scopo, senza aprire un confronto largo con tutti i portatori di interesse. A questo scopo ribadiamo che non può esserci una riorganizzazione del servizio senza un pieno coinvolgimento degli utenti e delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Azienda. Il timore è che la carenza di personale ormai endemica in tutti gli ambiti della medicina e l’assenza di reali investimenti finanziari nella riorganizzazione portino ad un unico risultato: aumentare i carichi di lavoro sul personale di Apss e rafforzare la sanità privata. Il che suonerebbe davvero una beffa per lavoratori della sanità pubblica privi anche della possibilità di rinnovare il contratto, soprattutto guardano a quando succede a pochi chilometri da noi a Bolzano, dove la Giunta Kompatscher aumenta l’Irap sulle imprese per finanziare il sistema sanitario e ha già stanziato ed è in fase di rinnovo dei contratti di lavoro di tutti i dipendenti pubblici.
4 dicembre 2021
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