l’Adige – 07 luglio 2023
«Apss, troppe dimissioni»
Giuseppe Varagone, segretario Generale della Uil Fpl Sanità del Trentino contesta la modalità di come è stata gestita la partita della trattativa per arrivare alla sottoscrizione del protocollo d’intesa finalizzato allo stanziamento dei fondi economici per il rinnovo del Ccpl del pubblico impiego per il triennio 2022/2024. «É stato irrispettoso, poiché prima dell’incontro del 10 luglio, il 22 giugno il presidente Apran abbia organizzato un incontro con tutte le organizzazioni sindacali del impiego per illustrare le disposizioni di erogazione di un anticipo del Ccpl 2022/2024. La Uil Fpl Sanità è stata l’unica Organizzazione Sindacale che non ha volutamente partecipato, perché in primis screditerebbe l’appuntamento del 10 luglio ed inoltre avremmo il piacere di essere al corrente del quantum economico che la Provincia ha messo a disposizione per il Comparto Sanità».
Per il sindacato, però il problema sono le dimissioni volontarie che si stanno registrano in Apss tra dirigenza medica e personale Sanitario. «Sono notevolmente aumentate, passando dallo 0,8% al 1,5 % annue, rischiando così di mettere in crisi i servizi e le Unità Operative. La motivazione principale è la difficolta a conciliare la vita privata con quella lavorativa, ed inoltre bisogna incentivare di più il Personale in forza in Apss, come sta avvenendo nelle Regioni di confine».
Varagone mette in evidenza le diverse criticità. «Se negli Ospedali di Trento e Rovereto la situazione è preoccupante, negli ospedali di valle non va meglio. Basti pensare che nei servizi di Patologia Clinica di Cavalese e Cles il numero dei tecnici sanitarti di laboratorio si sono ridimensionati facendo fatica a coprire i turni e le pronte disponibilità. Il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cles, che con 25000 prestazioni l’anno risulta il terzo del Trentino, con il numero attuale di personale infermieristico in turno è in sofferenza. Scandaloso è il fatto che da tempo sono stati ultimati lavori di ampliamento del Pronto Soccorso in questione e per la carenza di personale Infermieristico non è possibile usufruire dei nuovi spazi». Il sindacato denuncia che negli ultimi mesi 7 Infermieri nel Distretto di Vallagarina hanno cessato il proprio servizio o hanno fatto la scelta di licenziarsi e a tutt’oggi non sono stati sostituiti. «Ricordo che alcuni professionisti hanno ferie residue del 2022 e tutte quelle del 2023. La pronta disponibilità che dovrebbe essere usata solo nei casi eccezionali e/o emergenziali in modo sporadico, è diventato a tutti gli effetti orario di lavoro istituzionale visto l’ammontare del lavoro. Inoltre ci viene segnalato che da anni non viene distribuito il vestiario necessario per poter svolgere il lavoro in sicurezza».
Scarica il pdf: ADIGE sanita ART 070723
No Comments