02 settembre 2021 – Corriere del Trentino
Asili, prime richiestedi aspettativa e congedi Nidi: partenza positiva
TRENTO Sono finite le vacanze anche per i più piccini, ieri i bimbi tra gli 0 e i 3 anni sono tornati al nido dove potranno giocare e imparare insieme alle educatrici. Una ripartenza ancora segnata dalla pandemia da Covid 19 e da tante incertezze legate all’obbligo del green pass. «Ma a volte è più la paura a far vedere le cose sotto una luce sbagliata, perché alla fine non abbiamo avuto alcuna defezione. Erano tutti presenti, compreso il personale ausiliario», spiega Mariangela Minati, presidente della «Cooperativa Proges Trento» che gestisce 10 nidi in provincia di Trento. Anche a Pergine e negli altri nidi gestiti dai Comuni e dalla cooperativa La Coccinella, non si sono registrati problemi.
Per le scuole dell’infanzia il discorso è diverso, solo lunedì si potrà avere una fotografia della situazione, ma, a quanto pare, sono già arrivate da parte di alcune insegnanti le prime richieste di aspettativa e congedo parentale. Si parla di alcuni casi, solo tra una settimana, dieci giorni si potrà avere dati più certi, ma secondo i sindacati le richieste non sarebbero motivate solo dell’obbligo del green pass, ma anche dall’allungamento del calendario: «Hanno lavorato
Come aveva anticipato l’assessora del Comune di Trento, Elisabetta Bozzarelli, la grande sfida era il green pass, vinta, se si considera che su 27 strutture comunali e 500 dipendenti solo una quindicina non sono vaccinati. «È stato un bel ritorno — commenta l’assessora -— è andato tutto bene». «Tutte le nostre cento educatrici, compreso il personale ausiliario e i cuochi avevano il green pass — continua Minati — solo alcuni si sono presentati con il tampone negativo». Conferma la ripartenza positiva anche Francesca Gennai, presidente della cooperativa «La Coccinella», che gestisce 23 nidi su tutta la provincia. «Avevamo già fatto la rilevazione sul green pass e su oltre 200 educatrici, ausiliari e cuochi, abbiamo solo due persone che non erano vaccinate e hanno scelto il tampone».
Il nodo dei congedi
Per quanto riguarda le scuole maerne, invece, sul tavolo del Servizio attività educative per l’infanzia al momento sarebbe arrivata una sola richiesta di aspettativa non retribuita. «Ma si tratta di una docente che non ha ancora il green pass — spiega il dirigente Livio Degasperi — non ho riscontri di particolari criticità, almeno per ora». Ma normalmente le richieste arrivano ai presidenti delle scuole dell’infanzia quindi prima che approdino sui tavoli di Provincia e Federazione passa qualche giorno. In Federazione al momento è arrivata una richiesta di aspettativa, ma la direttrice Lucia Stoppini non nasconde un po’ di preoccupazione in vista del 6 settembre: «Non abbiamo ancora dati sulla percentuale di docenti vaccinati, ma il green pass si assomma alla carenza di personale che è ormai strutturale da due o tre anni».
«Tutta questa serenità paventata in questi giorni io non la vedo», commenta Stefania Galli, segretaria della Cisl Scuola. «Sono arrivate richieste di congedi parentali o aspettativa anche questa mattina (ieri per chi legge). Se vogliamo la scuola in presenza, ed è così, servirebbe un piano». Bianca Francesconi della Cgil parla di «resa. Credo che al di là dei no vax, le richieste di aspettativa siano dovute anche all’anno faticoso e più lungo». Marcella Tomasi (Uil) pone l’accento sui controlli. «C’è un problema anche di scadenza del green pass, c’è tensione per i controlli. con Forse la politica è poco interessata, visto che hanno fissato un incontro per il 9 settembre». Preoccupa anche l’assenza di supplenti. Ieri sono ricominciate le chiamate e dei 112 posti vacanti alle scuole equiparate si è scesi a 55 posti non ancora assegnati, mentre in Provincia oggi partono le chiamate dei supplenti a tempo determinato usando il nuovo sistema sms.
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