07 settembre 2019 – Trentino, Corriere del Trentino
Assegni familiari «decurtati», il nodo sul tavolo del ministero
Il problema dell’integrazione delle misure di welfare provinciale con quelle nazionali erogate dall’Inps che al momento sta producendo un taglio degli assegni familiari per chi supera i mille euro all’anno di sussidio provinciale è stato al centro di un incontro avvenuto giovedì a Roma al Dipartimento per le politiche della famiglia, al quale hanno preso parte l’assessore alle politiche sociali Stefania Segnana, il dirigente del Dipartimento Giancarlo Ruscitti, e il dirigente di Apapi Gianfranco Zoppi. «I tecnici del ministero hanno assicurato alla delegazione che la struttura affiancherà la Provincia di Trento nel portare all’attenzione dell’Inps la questione. «Siamo al lavoro perché la situazione, che interessa in particolare le famiglie numerose, trovi quanto prima una soluzione consentendo dunque la coesistenza delle due misure di sostegno al reddito», ha sottolineato Segnana al termine dell’incontro che è servito anche per affrontare la questione relativa ai contributi locali e nazionali per l’abbattimento delle rette per gli asili nido.
Secondo l’Inps, infatti, chi riceve un sostegno provinciale alla natalità e alla famiglia per più di 1.032 euro l’anno (86 al mese) potrebbe vedere ridotto il proprio assegno familiare nazionale. I due sussidi non si escludono a vicenda, ma superando tale soglia figurano come redditi anche i contributi alla famiglia erogati su iniziativa delle Province di Trento e Bolzano, e ciò comporta un aumento del reddito totale su cui si calcola il sussidio nazionale, che verrebbe quindi ridotto. Una norma, comunque, non retroattiva.
I sindacati incalzano: «Ogni giorno le famiglie trentine più povere e più numerose si vedono decurtare gli assegni familiari Inps solo perché godono dei benefici provinciali. Con l’amara conseguenza per cui le tasse dei trentini spese per aiutare i nuclei familiari con figli non servono a rimpinguare le tasche di chi ha bisogno ma a fare risparmiare lo Stato. La giunta deve fare in fretta», dicono per Cgil, Cisl e Uil Andrea Grosselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti.
Scarica il pdf: assegni ART 070919
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