27 febbraio 2019 – Trentino
Assegno unico, la giunta taglia
Via gli aumenti per chi finisce gli ammortizzatori. Critiche dai sindacati e da Olivi
Assegno unico, la giunta Fugatti taglia. Dal 1° aprile sarà soppressa una delle novità introdotte lo scorso anno, ovvero l’incremento della quota di sostegno al reddito per coloro che esauriscono il periodo degli ammortizzatori sociali, la Naspi o l’indennità di disoccupazione riconosciuta ai cococo. L’aumento era stato riconosciuto per i 12 mesi successivi alla perdita degli ammortizzatori, parametrato al genere e all’età del lavoratore e alla composizione del nucleo familiare. Secondo la giunta si tratta di una
novità incoerente con gli obiettivi introdotti che puntano a incentivare le persone a cercare un lavoro: «Si è introdotto un sostegno che di gfatto tende a favorire il prolungamento dello stato di disoccupazione», si legge nella delibera presentata al Consiglio delle autonomie.
Critici i sindacati, che hanno chiesto un incontro all’assessore Spinelli. Per Cgil, Cisl e Uil «la giunta ha operato ancora una volta in assenza di confronto con le organizzazioni sindacali. Nel merito, eliminare questo intervento aggiuntivo in modo radicale mette in difficoltà i nuclei più deboli. Altro impatto avrebbe avuto la modifica se si fosse agito selettivamente, magari rimodulando l’intervento e lasciando, per esempio, le maggiorazioni per i soggetti più deboli, in particolare le donne e le persone con più di 55 anni». Duro anche l’ex assessore Alessandro Olivi (Pd): «La giunta ancora una volta interviene in questo delicato settore in modo parziale e senza un chiaro disegno, attuando una riforma che sottrae opportunità, si appiattisce sulle misure nazionali e rinuncia a progettare un sistema di protezione sociale fondato su un bilancia-
mento tra aiuto ai più deboli e politiche attive. Questa volta cancella un intervento specifico che, tramite l’Assegno Unico, riconosceva alle famiglie più numerose e rese fragili dal perpetuarsi della difficoltà a trovare un impiego, di ricevere un sostegno al reddito anche al termine del ciclo previsto dagli ammortizzatori sociali. Fedeli all’adagio del cambiamento per il cambiamento e – per carità – purché questo preveda un disimpegno per la Provincia, che aveva scelto di garantire qualcosa in più degli altri territori e che oggi fa un passo indietro».
Scarica il pdf: assegno unico ART 270219
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