Assestamento di bilancio, positive le risorse per investimenti e le modifiche Icef
Oggi Cgil Cisl Uil del Trentino in audizione in Prima Commissione. Servono però alcune correzioni

 

Sulla manovra di assestamento di bilancio Cgil Cisl Uil del Trentino, oggi in audizione davanti alla Prima Commissione del Consiglio provinciale, hanno espresso un giudizio sostanzialmente positivo, non mancando di sottolineare alcune necessarie integrazioni, in particolare sul potenziamento dei centri per l’impiego, sugli appalti con la necessità che la clausola sociale sia estesa anche agli affidamenti minori e sulle politiche per la casa.
Le organizzazioni sindacali hanno preso atto, anche davanti alla Commissione, che nell’impianto della manovra trovano risposta diverse delle priorità indicate dai sindacati in tema di politiche del lavoro, di sostegno alle famiglie e agli anziani. “La manovra di assestamento attiva interventi utili a sostenere la crescita economica e la coesione sociale del Trentino, nel momento in cui l’incertezza del quadro politico e istituzionale dell’Unione Europea e il fragile equilibrio della finanza pubblica italiana, possono mettere a rischio la ripresa delle attività produttive e quindi del prodotto interno lordo registrata anche in Trentino nel corso del biennio 2016-2017 e ancora in atto oggi”.
In particolare sul fronte dell’occupazione si concorda sul fatto che la dinamica del mercato del lavoro in Trentino è tornata positiva, con un aumento degli occupati e un calo del tasso di disoccupazione. Restano, però, “dei nodi strutturali da affrontare che riguardano la qualità del lavoro. In particolare in Trentino si registrano ancora diffusi fenomeni di part time involontario e di sovraistruzione in particolare delle lavoratrici le cui competenze quindi non vengono utilizzate al meglio dalle aziende, ma va segnalata anche la crescita del lavoro temporaneo sebbene negli ultimi anni i nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato sono prima tornati a crescere ed ora si sono stabilizzati. Sullo sfondo resta un’altra questione che interroga il sistema delle imprese ed indirettamente quello della finanza pubblica, ovvero il tema degli andamenti salariali”.
Nel merito delle misure previste dal disegno di legge Cgil Cisl Uil del Trentino ammettono che, pur a fronte della conferma degli sgravi Irap e Imis per le imprese, la manovra dà risposte anche sul piano dell’occupazione con nuove risorse a sostegno del lavoro, in particolare quello femminile, dell’inclusione sociale dei soggetti più deboli e dei bisogni delle famiglie. In particolare “l’indicizzazione dell’Icef al costo della vita e il raddoppio delle detrazioni per il lavoro femminile, oltre che la revisione della scala di equivalenza dei nuclei composti di anziani soli, rappresentano novità significative, fortemente condivise dalle organizzazioni sindacali ed alcune espressamente proposte, in quanto garantiscono una maggiore equità dell’indicatore e ampliano la platea dei potenziali beneficiari delle politiche e dei servizi pubblici”. Si tratta di un impegno di spesa a favore delle famiglie trentine consistente pari a 13 milioni di euro a regime. Inoltre risultano positivi gli interventi sui lavori socialmente utili (circa 3 milioni aggiuntivi) e sull’assegno unico (5 milioni di euro stanziati oltre a quelli già previsti).
Bene anche le maggiori risorse per investimenti pubblici  per 130 milioni di euro perché “ servono a sostenere l’economia locale e a migliorare la dotazione infrastrutturale del nostro territorio”.

Tra gli aspetti da rafforzare, e sui quali è auspicabile un positivo intervento del Consiglio provinciale, le politiche per la casa e la stabilizzazione del personale della pubblica amministrazione.
Sul fronte delle politiche abitative Cgil Cisl Uil chiedono maggiori risorse per la realizzazione di alloggi a canone sociale. “Gli interventi previsti dal disegno di legge in oggetto riguardano il sostegno all’acquisto della prima casa sul libero mercato e la disponibilità di abitazioni a canone moderato. Non sono invece sufficienti gli interventi di estensione del patrimonio pubblico di alloggi a canone sociale da parte di Itea spa”.
Le tre sigle sindacali esprimono un giudizio positivo dell’accordo sulla stabilizzazione del personale precario della pubblica amministrazione, insistono però sulla necessità di aumentare le risorse umane nei servizi pubblici per l’impiego. “Per affrontare le profonde trasformazioni che interesseranno inevitabilmente i processi produttivi ed il mercato del lavoro anche in Trentino è fondamentale qualificare il sistema della formazione, a partire dall’apprendimento permanente, dal sistema di certificazione delle competenze e dai servizi per l’impiego. Ciò non è possibile se non si ampliano le figure professionali a disposizione dei centri per l’impiego e non si riduce l’età media del personale”.
Resta aperta la questione degli appalti pubblici. Per Cgil Cisl Uil del Trentino la clausola sociale, che tutela i lavoratori e le lavoratrici dei cambi appalto, deve valere per tutti gli appalti pubblici non solo per quelli con importo più alto.

Infine, Cgil Cisl Uil fanno proprie le richieste delle sigle della scuola su stabilizzazione del personale scolastico, proroghe delle graduatorie e rinnovi contrattuali.

Trento, 10 luglio 2018

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