01 luglio 2020 – Trentino, Corriere del Trentino
Assestamento di bilancio. I sindacati: mancano risorse per il lavoro
TRENTO La ripresa post Covid parte da sanità, scuola e dagli incentivi per le vacanze e le ristrutturazioni edilizie. Ma all’interno della manovra da 445 milioni di euro ci sono anche 62 milioni destinati alle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, una sfida importante per il Trentino. La Provincia mette sul piatto 62 milioni destinati alla realizzazione delle strutture, non finanziate dallo Stato. Un esempio? Trenta milioni di euro saranno usati per la costruzione della copertura dello storico Ice Rink di Baselga di Piné, che è stato inserito nel masterplan olimpico. Si tratta di risorse che esulano dai 120 milioni messi a disposizione dallo Stato per l’evento.
I punti della manovra
Sono solo alcuni dei punti principali della manovra di assestamento di bilancio che verrà approvata venerdì in via preliminare dalla giunta. Il documento ieri è stato illustrato dal presidente Maurizio Fugatti, ai segretari di Cgil, Uil e Cisl e alle categorie. Parliamo di una manovra da 445 milioni di euro. «Dobbiamo essere consapevoli del forte ammanco di entrate — ha spiegato
Fugatti — per questo abbiamo da un lato cercato liquidità nelle pieghe di vari capitoli, ricorrendo sull’altro fronte al debito finalizzato agli investimenti». Sullo sfondo resta l’interlocuzione con lo Stato che finora ha corrisposto 1,5 miliardi alle Regioni a fronte di un fabbisogno di 5 miliardi. Al Trentino sono arrivati 138 milioni, ma resta aperta la partita sul congelamento, chiesto dalle Province di Trento e Bolzano, dei patti di Milano e Roma. Aggiungendo ai 138 milioni altri 200 dell’avanzo dell’amministrazione derivante dal rendiconto 2019 si arriva a 338 milioni che coprirebbero quasi completamente il «buco» di 350 milioni causato dal minor gettito. Si calcola un crollo del Pil, a causa della pandemia, del 10,5%. La Provincia fa poi conto sui 60 milioni che arrivano dalla Regione per gestire le deleghe, altri 70 milioni che arrivano da Cassa del Trentino e 40 milioni di risparmio su Vaia. La Provincia ha previsto un indebitamento di 165 milioni per finanziare gli interventi di ripresa post Covid. Dei 445 milioni complessivi della manovra la Provincia metterà a disposizione dei Comuni 37 milioni, mentre altre risorse, si parla di una cifra tra i 45-60 milioni di euro, saranno destinate alla scuola e alle opere di ristrutturazione in vista della ripresa autunnale e per le nuove assunzioni. Altri 30 milioni andranno all’Azienda sanitaria e
22 saranno destinati agli incentivi per le ristrutturazioni.
Gli obiettivi
«Riteniamo che in una situazione così difficile riuscire a mettere in campo una manovra di tale portata sia importate — ha aggiunto il presidente
— . Ci sono 260 milioni destinati a sostenere lavori pubblici e il settore dell’edilizia, con l’intento di finanziare in prevalenza opere immediatamente cantierabili, che possono essere appaltate in breve tempo». L’obiettivo di rilanciare l’economia trentina dopo l’emergenza Covid-19 passa anche dagli aiuti alla famiglia, come i 3 milioni messi sul piatto da Piazza Dante per i bonus vacanze, che servirà a dare un’iniezione al turismo locale, e i 15 milioni stanziati per le assunzioni dei lavoratori stagionali. Altri 70 milioni di euro saranno invece investiti in opere pubbliche provinciali che hanno già un progetto, ma mai realizzate.
I dubbi dei sindacati
La manovra convince le organizzazioni sindacali solo a metà. Cgil, Cisl e Uil non vogliono anticipare valutazioni , in attesa di conoscere nel dettaglio i contenuti dell’assestamento di bilancio 2020, ma qualche dubbio, soprattutto sul capitolo lavoro, ce l’hanno. «La manovra così come è abbozzata non contiene stanziamenti per rafforzare gli ammortizzatori sociali — osservano i tre segretari Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti — sappiamo che la giunta si attende che su questo fronte agisca il governo nazionale, ma ci preoccupa il fatto che non si prevedano delle risorse straordinarie a sostegno dei lavoratori in questa fase di grave emergenza sul fronte dell’occupazione». Il documento finanziario prevede anche importanti stanziamenti sul fronte delle opere pubbliche, ma ad avviso dei sindacati «servono opere che accrescano il valore aggiunto e la produttività per rilanciare l’economia oltre l’emergenza».
Ok di Confindustria
È soddisfatto il presidente di Confindustria, Fausto Manzana, che valuta la manovra partendo dall’attuale contesto economico, «particolarmente difficile», dice. «È un assestamento significativo in termini di importo — afferma — speriamo che la trattativa tra la Provincia e il governo porti a qualche risultato per riposizionare qualche finanziamento e autorizzare un ulteriore debito che possa consentire la realizzazione di un disegno strategico pluriennale». Manzana ricorda i bonus per il turismo e quello per l’acquisto di capannoni. «Ci sono tanti capitoli interessanti, è stato fatto uno sforzo rilevante mettendo in campo diversi piccoli aiuti che alla fine non sono così piccoli».
Scarica il pdf: assestamento di bilancio ART 010720 3
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