l’Adige – 27 aprile 2023
«Audizione farsa: non ci sono cifre e idee»
Variazione di bilancio, questa sconosciuta. Nel senso che la variazione ci sarà, ma non si sa niente altro. Quanti soldi ci sono? Come verranno divisi? E, soprattutto, che interventi sono previsti e quanto costerà ognuno di questi? L’assenza di risposte a queste domande sta alzando un polverone. Con il risultato che ieri mattina i sindacati si sono presentati in audizione («Ma solo per rispetto dell’istituzione, del Consiglio e dei consiglieri provinciali») giusto qualche minuto per poi alzarsi e andarsene. Più o meno lo stesso hanno fatto i consiglieri di minoranza, che hanno deciso in segno di protesta di non partecipare alle audizioni pomeridiane e alla votazione finale. Spiega Giorgio Tonini (Pd) a nome dei colleghi Alex Marini (M5S), Ugo Rossi (Misto) e Paolo Zanella (Futura): «Questa manovra di bilancio è vuota, non ci sono le cifre dell’avanzo e quindi non si capisce su cosa si è chiamati a discutere e votare. Non c’è stato rispetto nei confronti delle organizzazioni sindacali e imprenditoriali, che sono state convocate per esprimere valutazioni su un testo talmente incompleto da risultare sostanzialmente fittizio».
Spiegano ancora i segretari di Cgil, Cisl e Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti: «Ad oggi non sappiamo nulla. E non sanno nulla nemmeno i consiglieri provinciali. Dove sono la trasparenza e il confronto? Quei soldi sono pubblici, sono le tasse dei lavoratori, non sono risorse private che la giunta provinciale utilizza come gli pare». I tre sindacalisti sono delusi e sbigottiti di fronte al comportamento della giunta. «Siamo arrivati in Commissione e non c’erano rappresentanti della giunta e dirigenti provinciali. Di questa manovra sia noi sia i politici, e quindi tutti i cittadini e i lavoratori, non sanno nulla. Non c’è una cifra che sia una sulle scelte fatte, sempre nella speranza che non siano elettorali ma di visione. Non abbiamo una mail, non abbiamo delle slide, non abbiamo degli schemi di ripartizione, dei numeri, delle analisi e dei documenti. Il nulla più assoluto». Tecnicamente la giunta dovrebbe approvare domani la delibera e poi portarla in aula la seconda settimana di maggio, con la discussione prevista l’11. «Ma se domani, venerdì, approveranno il rendiconto e l’approvazione è una questione tecnica di qualche minuto è evidente che sanno già dove e come andranno le risorse. E allora che lo dicano, che si confrontino in maniera trasparente. Le nostre proposte, magari critiche, sono sempre anche costruttive e possono servire a fare meglio. Comunque noi siamo a disposizione, attendiamo già domani la convocazione, sottolineando che anche lunedì 1 maggio siamo pronti a vederci, tanto per noi è una giornata lavorativa, saremo tutti operativi».
I sindacalisti sottolineano che non stiamo parlando di “bruscolini”. «Pur senza certezze potrebbero esserci sul piatto circa 250 milioni di euro. Noi già da settimane abbiamo presentato un documento sottolineando le priorità per gli investimenti, dalla casa alla transizione ecologica, dalla sanità alla scuola, con dettagli, idee, iniziative. Ma la giunta va avanti senza confrontarsi e senza trasparenza. L’esempio è quello del bonus bollette: 45 milioni a pioggia -e noi abbiamo criticato il fatto che avrebbe preso i 180 euro anche chi non ne aveva bisogno -per 240 mila nuclei familiari. Ad oggi ci risulta che ne abbiano goduto 95 mila famiglie con una spesa di 24 milioni. E gli altri 21? Dove sono?». Tornando alla Commissione, attraverso una nota è stato detto che l’assessore Achille Spinelli si è poi collegato da remoto alle audizioni. «Questo non è un assestamento», ha detto. E poi, sulle cifre: «L’avanzo non è ancora definito ma si assesta sui 300 milioni». Alla fine i pochi rimasti hanno comunque votato e approvato: 4 sì (Masè, Dalzocchio, Savoi, Moranduzzo) e 1 astenuto (Job).
Scarica il pdf: ADIGE Provincia ART 270423
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