10 gennaio 2020 – Trentino

Aumenti del 4,1% per il settore pubblico

L’accordo. Ieri all’incontro tra Fugatti e i sindacati è stata raggiunta l’intesa di massima per il rinnovo dei contratti della scuola, degli enti locali e della Provincia. Piazza Dante stanzia 67 milioni per il triennio 2019/2021, ma ancora si tratta

U.C.Trento. Dopo mesi di duro confronto, Provincia e sindacati hanno trovato l’accordo di massima sul rinnovo dei contratti dei dipendenti del comparto provinciale. Ieri mattina all’incontro cui hanno partecipato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e i segretari dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil Franco Ianeselli, Michele Bezzi e Walter Alotti è stata raggiunta l’intesa di massima per un aumento del 4,1% nel triennio dal 2019 al 2021. L’incremento salariale interessa tutti i 33 mila dipendenti del comparto provinciale, ossia i settori scuola, sanità, enti locali e Provincia. La Provincia ha trovato le risorse, circa 67 milioni di euro, per l’aumento che verrà corrisposto nell’ordine di quasi il 2% nel 2020 e del 2,1% nel 2021. L’accordo, se non ci saranno ostacoli o difficoltà dell’ultima ora, potrebbe essere siglato già questa sera. I sindacati hanno ottenuto anche garanzie, per quanto riguarda i docenti della scuola trentina, che gli aumenti saranno adeguati a quelli riconosciuti a livello nazionale, come prevede del resto un’apposita norma di attuazione. Ma ancora restano da definire le tutele in caso di cambiamento del quadro economico e finanziario globale.
Per questo i tre segretari spiegano: «Non ci accontentiamo di sole promesse, servono impegni vincolanti».
All’incontro di ieri mattina erano presenti anche il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti, il dirigente del personale Silvio Fedrigotti e Luca Comper dell’Apran. Erano presenti anche le categorie del pubblico impiego e della scuola.
L’incontro ha segnato una svolta rispetto al muro contro muro di prima delle feste. «Le mobilitazioni dei lavoratori hanno prodotto dei risultati–hanno commentato al termine dell’incontro Franco Ianeselli, Michele Bezzi e Walter Alotti-. La giunta ha aperto sulle richieste di adeguati riconoscimenti economici offrendo sul triennio 2019-2021 un aumento del 4,1 per cento sulle retribuzioni tabellari e sugli elementi accessori, cioè progressioni e produttività. Hanno aperto anche alla previsioni di una clausola di garanzia che tuteli i lavoratori dei comparti interessati nel caso di migliori contrattazioni a livello nazionale».
Passi avanti importanti, ma non ancora decisivi per chiudere la trattativa. Resta aperto, infatti, il nodo dell’esigibilità di questi accordi, ovvero della validità degli aumenti anche in caso di difficoltà finanziarie. «Registriamo un passo avanti sul piano delle risorse stanziate–ammettono i tre segretari-Per noi resta però dirimente l’esigibilità di queste promesse. Servono impegni vincolanti. Su questo attendiamo risposte dalla giunta». Risposte che potrebbero venire già nell’incontro previsto questa sera.

Scarica il pdf: aumenti ART 100120