Aumenti tariffari provinciali: per CGIL CISL e UIL è ora di cambiare metodo.
La bocciatura del Consiglio delle Autonomie locali dell’esorbitante aumento delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti che oggi la Giunta delibererà, era già stata al centro di quesiti e richieste di chiarimento e contrarietà alla misura dell’incremento (40% da subito) da parte dei componenti sindacali del Tavolo Tariffe.
Con la giustificazione della pandemia e dell’urgenza dei provvedimenti via via posti all’attenzione del Tavolo Tariffe è sempre più frequente l’interrogazione via mail a poche ore a ridosso delle deliberazioni della Giunta su provvedimenti spesso molto impattanti sulle tasche dei cittadini / contribuenti e sui servizi pubblici. Anche perché spesso sono riferibili in Trentino, come questo delle tasse per i rifiuti o quelli del trasporto Urbano o delle tariffe delle mense scolastiche, direttamente alla Provincia Autonoma e quindi agli Enti Locali ed alle relative società strumentali.
Sul metodo quindi si chiede alla Giunta un maggior rispetto dei tempi di valutazione e consultazione del Tavolo Tariffe e possibilmente una calendarizzazione più attenta e calibrata delle riunioni, magari raggruppate per materie e interesse.
Riguardo specificatamente al merito della questione rifiuti indifferenziati ed alla vicenda collegata dal Vicepresidente Tonina dell’attivazione di nuove o vecchie discariche, Cgil Cisl e Uil invitano la Giunta a ragionare e concertare con gli Enti locali, le parti sociali e le associazioni ambientaliste la messa in atto di nuove modalità di gestione del ciclo dei rifiuti ed ad utilizzare le risorse rinvenienti dal PNRR ed in particolare quelle destinate alla Missione 2 : “Rivoluzione ecologica e transizione ecologica”.
Trento, 30 dicembre 2021
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