19 maggio 2019 – Trentino

 Auto a fuoco, paura in via Gramsci

Il rogo. Le fiamme sono divampate intorno all’1.20 di notte e hanno avvolto due mezzi custoditi nell’autorimessa del complesso Itea
Si indaga a tutto campo, ma l’ipotesi dolosa sembra esclusa. Evacuate 54 famiglie, poi rientrate in casa: «Per noi è stato una atto vandalico»

«Siamo stati svegliati dalle grida dei vicini, hanno urlato “il garage va a fuoco”: mi sono precipitata giù, avevo un brutto presentimento, e infatti subito ho visto le nostre due auto coperte dalle fiamme». Daniela Nicolosi è la proprietaria della Suzuki Swift che la scorsa notte, intorno all’1.20, ha preso fuoco insieme alla vettura del suo compagno, Giovanni Bettio. L’allarme è scattato intorno all’1.20 di sabato, al civico 50 di via Gramsci: un’inquilina del complesso Itea ha infatti udito uno scoppio proveniente dall’autorimessa che si trova al piano seminterrato, avvertendo contemporaneamente un fortissimo odore di fumo.
Sul posto sono arrivati immediatamente diversi mezzi dei vigili del fuoco del corpo permanente di Trento, che hanno provveduto a domare l’incendio, con il fumo che intanto aveva invaso il giroscale: a prendere fuoco le due autovetture, una Suzuki Swift e una Seat Althea, parcheggiate nei primi stalli dell’autorimessa una affianco all’altra. In via precauzionale sono state evacuate le 54 famiglie dello stabile, e cinque persone sono state portate al pronto soccorso e poi ricoverate per ulteriori accertamenti. Gli inquilini che sono dovuti uscire in tutta fretta dai loro appartamenti sono stati fatti rientrare in casa nel giro di qualche ora, ma parte del complesso è stato delimitato col nastro indicante il divieto d’accesso, così come l’area dell’autorimessa dove sono parcheggiate le carcasse delle due auto, anch’essa interdetta con il nastro. Sul fatto sono in corso ulteriori accertamenti da parte dei vigili del fuoco, in coordinamento con la polizia. Stando ai primi riscontri, sarebbe da escludersi l’ipotesi dolosa, e più probabilmente si sarebbe trattato di un cortocircuito partito da una delle due autovetture.
Daniela e Giovanni però non ci stanno, e ritengono che la causa dell’incendio sia da ricercare più probabilmente in un atto vandalico poi degenerato: «Un paio di settimane fa abbiamo trovato dei fogli di giornale bruciati tra le due auto racconta Daniela, che non vive in pianta stabile in via Gramsci ma per comodità ha preso in affitto da Itea lo stallo dove poter parcheggiare l’auto come se qualcuno li avesse gettati lì da fuori. Anche altri condomini altre volte hanno notato della carta bruciata all’interno dell’autorimessa. Assolutamente non può essere stata la mia macchina: è molto vecchia, è vero, ma ha revisione e tagliando fatti, ho sempre fatto tutta la manutenzione del caso».
Giovanni, affetto da una disabilità motoria che lo costringe su una carrozzina, ne è convinto: «Per me si tratta di un vandalo. Alcune notti abbiamo beccato dei giovani che facevano gare di motocross improvvisate qui sotto, visto che l’ingresso al seminterrato è praticamente aperto. Abbiamo chiesto a Itea di fare qualcosa, ma non abbiamo ricevuto risposta. Anzi, quando abbiamo chiesto di installare le telecamere ci è stato risposto che per questioni di privacy non era possibile». Sulla vicenda è intervenuta ieri la Uil, chiedendo un incontro urgente con l’assessora Segnana e i vertici Itea per un confronto sulla manutenzione degli stabili e sulle risorse stanziate. Per Giovanni, intanto, è un giorno doppiamente amaro: nell’auto era custodita anche la carrozzina utilizzata per gli spostamenti. «Oltre duemila euro di danni commenta disperato e la mia macchina che non c’è più»

 

Scarica il pdf: Gramsci ART 190519