22 aprile 2020 – Trentino
Autobus vuoti: «E ora si diffonde la paura di usarli»
Trasporto pubblico. Alberto Benini è preoccupato per la ripartenza «Tanti preferiranno l’auto per non viaggiare su mezzi affollati»
RIVA. Il prolungamento dell’emergenza sanitaria che ha messo in ginocchio l’intero Paese, sta generando un grande impatto negativo anche nel settore del trasporto pubblico, il cui destino è oggi più che mai incerto. I sindacati non hanno mancato di manifestare i propri timori sul futuro. In prima linea, anche gli stessi conducenti degli autobus, che molto spesso in queste giornate si ritrovano a guidare mezzi pressoché vuoti, pensano al dopo emergenza, non senza preoccupazione. “Chi usa gli autobus sale dalle porte posteriori, non paga il biglietto e non ha alcun contatto con l’autista, isolato nella cabina di guida. Le corse sono state ridotte drasticamente al 20% ed è in vigore l’orario estivo, ma la gente sulle extraurbane è pochissima. Il timore è che, anche quando riapriranno altre attività, le persone evitino il trasporto pubblico, a favore di quello privato”. A dichiararlo, il rivano Alberto Benini, autista di Trentino Trasporti e rappresentante sindacale del gruppo autisti di Riva del Garda, preoccupato per una situazione che si sta facendo sempre più delicata. “La paura del contagio, assolutamente lecita, probabilmente cambierà molte cose, spingendo gli utenti su mezzi privati, così come è successo nella fase iniziale dell’emergenza, quando c’era il virus ma non l’allarme sociale forte – aggiunge – uno spostamento a favore delle auto che inevitabilmente si tradurrà in un disastro per le emissioni nocive, oltre che per il traffico”. Gli spazi ristretti, l’affollamento e la vicinanza con persone sconosciute, oltre alla necessità di aggrapparsi ai sostegni per salire e scendere, porteranno a una ormai quasi certa diffidenza ad usare i mezzi pubblici, che si teme possa danneggiare sia gli utenti che i lavoratori. “Nei giorni scorsi le sigle sindacali hanno fatto appello alla Provincia affinchè possa essere concordata e strutturata la fase due – precisa – una fase in cui sarà importante dare ai cittadini livelli adeguati di sicurezza che permettano loro di tornare ad utilizzare gli autobus in tranquillità. Parola d’ordine sarà il distanziamento: purtroppo non si pone questo problema, ma già oggi dovremmo viaggiare al massimo con il mezzo carico”. Il distanziamento comporterà necessariamente l’aumento del numero delle corse e dei mezzi, in proporzione agli utenti. Specie in vista della riapertura delle scuole. “Una decisione che, seppur antieconomica in prima battuta, potrebbe rivelarsi vincente”. Le disposizioni governative che hanno imposto il divieto di spostamento, e la necessità di tutelare la salute dei lavoratori, hanno indotto la Provincia, anche su richiesta dei sindacati, a ridurre drasticamente le corse fin da subito. “La ripartenza è importante sotto tutti i fronti – conclude perché questa situazione (come era inevitabile) si sta ripercuotendo anche sui salari dei lavoratori, molti entrati nel fondo di solidarietà del settore”.
Scarica il pdf: trasporti ART 220420
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