19 novembre 2016 – Trentino, Corriere del Trentino

Autonomie locali, 80 euro ma ai docenti niente

Dopo 10 ore di trattativa al tavolo che coinvolge Apran e i sindacati della funzione pubblica Cgil con Giampaolo Mastrogiuseppe, Cisl con Pierachille Dalledonne, Uil con Silvia Bertola e Fenalt con Maurizio Valentinotti, si è registrato ieri un nuovo passo avanti sul piano economico e la ricomposizione unitaria dei rappresentanti dei lavoratori.

Ancora da discutere, invece, gli aspetti normativi, la cui trattazione viene rinviata a un tavolo già fissato per la mattinata di lunedì prossimo. Tutte le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto il protocollo con una dichiarazione congiunta e questo ha fatto ritrovare la compattezza tra le quattro sigle di rappresentanza dei lavoratori.

Questo è stato anche alla base dell’avvio della trattativa per il contratto delle autonomie locali, rispetto al quale le organizzazioni sindacali hanno già stabilito con Apran la parte economica: si conferma dunque un aumento sul tabellare di circa il 4% ovvero 80 euro medi.

Allo stesso modo, vengono confermate tutte le progressioni economiche per i lavoratori che ne hanno diritto e qui c’è l’elemento di novità: gli aumenti arriveranno nel corso del biennio 2016 – 2017, anche grazie all’anticipo di risorse del 2018.

Di fatto, si è “guadagnato” un anno rispetto a quanto condiviso finora. Intanto alla Cgil scuola sfoderano subito le armi e chiedono di non essere assimilati: «Mercoledì 16 novembre è stato sottoscritto dai sindacati confederali Cgil, Uil, Usae-Fenalt e dalla Provincia, un “Protocollo d’intesa in merito a tematiche contrattuali dei comparti pubblici e collegati alla finanza provinciale”, che riguarda tutto il personale provinciale (ad eccezione dei docenti della scuola a carattere statale) e quello dipendente dalle società partecipate.

L’intesa prevede, tra l’altro, uno stanziamento aggiuntivo di 12 milioni di euro, a valere dal 2018, per il completamento delle progressioni di carriera.

Questo ulteriore stanziamento di risorse permetterà il completamento delle progressioni di carriera a tutto il personale del comparto scuola dell’area Ata, assistenti educatori, scuola dell’infanzia e formazione professionale. Rimane aperto un problema sul rinnovo del contratto dei docenti della scuola a carattere statale che riguarda un vincolo inserito nella vecchia legge finanziaria del 2012.

La giunta provinciale, fino a quando non sarà definito a livello nazionale l’aumento, ha intenzione non procedere per i docenti trentini all’apertura del tavolo contrattuale. La Flc Cgil ha respinto tale logica e chiesto all’Apran l’immediata apertura del tavolo contrattuale anche per i docenti della scuola trentina».

Anche la Uil Scuola è insoddisfatta: «Si è letto ieri di aumenti contrattuali che rasenterebbero i 140 euro mensili. Altra musica è per la completa, totale dimenticanza del personale docente della Scuola Provinciale a carattere statale. Ai docenti? Nulla!».

Scarica il pdf: autonomie-locali-80-euro-ma-ai-docenti-niente-art-191116