12 settembre 2018 – Trentino, Corriere del Trentino
Autonomie locali, c’è l’accordo
Firmato il rinnovo del contratto per 14.000 operatori. Confederali soddisfatti Fenalt critica. Nasce la quinta fascia, part time per chi è vicino alla pensione
Part-time agevolato per chi è vicino alla pensione (quando mancano 2 anni e senza avere conseguenze sulla quantificazione della pensione), aumento dei mesi di aspettativa per maternità, promozione del ricambio generazionale con l’assunzione di una settantina di giovani under 32 e dello smart working per razionalizzare spazi e conciliazione dei tempi di lavoro e famiglia. C’è anche questo nell’ipotesi di contratto delle autonomie locali (circa 14 mila lavoratori) siglato nella notte fra l’agenzia per la rappresentanza negoziale (Apran) e i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil (la Fenalt no), dopo una trattativa durata più di anno. In totale le risorse a carico del bilancio provinciale per questo rinnovo ammontano a oltre 10 milioni di euro all’anno e ora si attende il definitivo avallo della giunta provinciale e il risultato della consultazione dei lavoratori da parte dei sindacati.
Vediamo alcuni contenuti specifici del nuovo contratto. È previsto un incremento del fondo per la produttività e il miglioramento dei servizi per 1.530.000 euro. Sono risorse che andranno a premiare che si spende di più per il miglioramento dei servizi.
È stata istituita la quinta fascia retributiva per il personale con esperienza di servizio di almeno 5 anni che abbia conseguito una valutazione positiva della prestazione. Viene previsto un compenso accessorio per gli operatori della polizia locale che sono chiamati a preservare la sicurezza dei centri urbani in situazione «problematiche» nonché per gli operatori provinciali che prestano servizi di controllo ambientale e della qualità del lavoro.
C’è anche il riconoscimento degli operatori delle Apsp che si prendono cura degli per il tramite dell’istituzione di una indennità di funzione Oss, di un compenso per i «rientri» e di un trattamento accessorio per il restante personale di assistenza.
«È una soddisfazione sottolinea il presidente Ugo Rossi essere arrivati a firmare questo contratto che, dopo 8 anni di blocco, dà, insieme agli altri accordi che abbiamo siglato nel corso della legislatura, una integrazione al potere di acquisto degli operatori della pubblica amministrazione trentina, cui riconosciamo notevole impegno e dedizione nel garantire l’efficienza alla macchina pubblica. Una macchina che, lo ricordiamo, amministra in autonomia servizi pubblici di assoluta qualità in quasi tutti gli ambiti che interessano la vita dei cittadini.
La qualità dei servizi resi è attestata anche dall’Indice europeo qualità dove la Provincia, si colloca al 36esimo posto della classifica generale e al primo posto in Italia fra le pubbliche amministrazioni locali europee: più indietro troviamo ad esempio la Provincia di Bolzano, che è al 39esimo posto.
«Nel settore delle Apsp spiegano i segretari della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil, Giampaolo Mastrogiuseppe, Giuseppe Pallanch e Marcella Tomasi abbiamo sanato un’anomalia stabilendo un’indennità dedicata a compensare il personale, Oss per il momento ma in seguito anche gli altri, per i disagi legati alla turnistica e alla flessibilità lavorativa. Ancora, abbiamo allocato altri 80 euro sul Foreg (che premia la produttività) e ripristinato la possibilità di contrattare la proporzione degli obiettivi specifici attraverso la contrattazione di posto di lavoro nel settore dei Comuni. Abbiamo poi definito indennità che compensano il disagio del personale oggetto di fusioni e gestioni associate».
Scarica il pdf: Pubblici ART 120918(1)
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