L’Adige – Giovedì 26 Settembre 2024
Autunno caldo per il trasporto pubblico: Uil Trasporti annuncia sciopero
Petrolli (Uil Trasporti): «Il settore è al limite, serve un intervento immediato»
Un autunno caldo sul fronte del trasporto pubblico. E la protesta degli autisti di Trentino Trasporti partirà proprio dalla città della Quercia. È quanto annuncia la Uil Trasporti annunciando, per lunedì prossimo, l’assemblea retribuita di tutto il personale del servizio urbano ed extraurbano di Rovereto. Dalle 20.45 in poi nella sala autisti del gruppo di Rovereto i delegati sindacali di Uil Trasporti, O.S.A. e Filt Cgil raduneranno un’assemblea che, preannuncia Nicola Petrolli (Uil Trasporti), «è sul piede di guerra».
A portare gli autisti a prospettare uno sciopero «senza fasce di garanzia» il prossimo 8 novembre, la classica goccia di troppo che in questo caso è, spiega Petrolli, lo stallo nella trattativa con l’azienda per il contratto, scaduto a fine febbraio, unito al perdurare dei problemi cronici del settore: si lavora sotto organico e in condizioni difficili. «Il vero punto critico del sistema trentino – argomenta Petrolli – è il servizio urbano di Trento, dove le ferie sono state bloccate anche solo per una giornata singola: immaginate chi ha prenotato da mesi una settimana di ferie, magari lavoratori stranieri che programmavano il rientro a casa. In tanti, di fronte al diktat dell’azienda, si stanno licenziando, consapevoli che tanto una volta tornati potranno essere riassunti, vista la “fame” di autisti che c’è. Ma non è possibile avere anche 70 giorni di ferie arretrate, qualcosa in questa azienda non va. Sono anni che questo settore non trova personale: il mestiere di autista è duro, tra aggressioni e turni stressanti si aggiunge la questione economica. Negli ultimi anni la situazione è peggiorata in quanto chi è in forza deve sopperire la mancanza di autisti. Il settore gomma è stato lasciato allo sbando, in particolare l’urbano di Trento, e la direzione tecnica di Trentino Trasporti è a conoscenza della situazione, ma non ha fatto nulla per migliorare l’organizzazione, al movimento dove si gestisce gli autisti sono allo sbando».
«A Trento saltano anche 10 turni al giorno, ripeto turni e non singole corse. Logicamente chi deve essere trasferito a Rovereto o aspetta di essere trasferito a Rovereto o in tutti gli altri gruppi periferici viene costretto a rimanere in forza sull’urbano del capoluogo, con stipendi da 1.400 euro ai quali deve togliere anche i soldi della benzina per il viaggio casa lavoro. Questa situazione non reggerà ancora per molto: Rovereto è il gruppo dove si sono fatti i salti mortali pur essendo sotto organico per riuscire a mandare questa estate tutti in ferie, ma la corda è tesa pure qua».
«Le soluzioni ci sarebbero – conclude Petrolli – Tagliare corse superflue dove gli autobus e le corriere sono vuote, garantire una percentuale da subito di persone che possa andare in ferie e fare subito il contratto aziendale. Se i lavoratori lunedì decidono di non fare più straordinari ci saranno disservizi sicuramente, la protesta si allargherà in tutta l’azienda. Possiamo dire che gli utenti e l’azienda sono avvisati dei possibili disservizi, non ci resta che aspettare».
Scarica il pdf: ADIGE ART trasporti 260924
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