Avanzo di bilancio 2020 del Comune di Trento: la UIL suggerisce sia destinato a far fronte all’emergenza casa. Si propone quindi l’istituzione del “Fondo per la Morosità incolpevole” o un’accordo con ITEA spa per la minima riqualificazione degli “alloggi di risulta” sfitti nell’ambito comunale e la loro riassegnazione alle famiglie in attesa in graduatoria.

Alla luce della “debacle” di ITEA spa e della Provincia Autonoma di Trento nelle politiche abitative sociali e del rilevante avanzo di gestione del bilancio del Comune di Trento di quasi 30 milioni di euro, la UIL avanza alcune proposte per venire incontro alle tante famiglie che a livello comunale sono in attesa di assegnazione di alloggi di edilizia sociale, di poter accedere all’integrazione canone o in procinto di essere sfrattate dalle loro abitazioni.

Per primo la Uil del Trentino, in coincidenza con la crisi Covid e l’imminente sblocco degli sfratti esecutivi,  chiede al Consiglio Comunale di destinare parte della trentina di milioni di euro dell’avanzo di amministrazione 2020, all’istituzione del “Fondo per la morosità incolpevole” .

Questo Fondo soccorre, come dice il nome quei nuclei familiari che versano in una situazione di sopravvenuta difficoltà per perdita del lavoro, riduzione del salario, cassa integrazione, cessazione di attività autonome per forza maggiore, malattia o decesso o uscita dal gruppo familiare di un componente che contribuiva al reddito familiare e non riescono appunto a fare fronte all’affitto dell’abitazione principale. Proprio la precisa situazione creatasi dalla pandemia Corona Virus.

La misura è nazionale, prevista dal D.L. 102 del 2013, finanziata dallo Stato a mezzo delle  Regioni e delle Province Autonome (assegnate in aprile 2020 ben  46 mln di risorse dal Ministero delle Infrastrutture) ed in Trentino è stato attivato solo nel 2018 dalla Comunità di Valle della Vallagarina. Questo ci fa pensare che le risorse degli anni successivi provenienti da Roma sono state assorbite dalla Provincia e non destinate ai Comuni o alle Comunità di Valle, se queste non ne hanno fatto specifica richiesta. Bisogna quindi che il Sindaco Ianeselli si attivi per istituirlo anche a Trento.

L’Istituzione di questo Fondo, nel Comune a più alta densità abitativa in Provincia, potrebbe essere un valido supporto alle famiglie, già  fragili, colpite nel reddito ed a forte rischio povertà ed emarginazione, una volta che a fine semestre  sarà tolto il blocco degli sfratti, anche per i morosi incolpevoli, a cessata emergenza.

L’altro suggerimento della Uil del Trentino, riguardante sempre le politiche abitative sociali, è la proposta di un accordo del Comune con ITEA spa per la minima riqualificazione degli “alloggi di risulta” sfitti nel proprio ambito e la loro sollecita e possibile riassegnazione, una volta idonei all’abitazione, alle famiglie in attesa in graduatoria.

L’ultima idea, più impegnativa, ma comunque inizialmente già finanziabile in questo frangente, è quella di mettere mano ad un progetto di ristrutturazione e risanamento dei tanti stabili e complessi immobiliari (almeno sedici quelli già censiti) di proprietà del Comune, abbandonati   in disuso che, utilizzando anche il meccanismo del partenariato pubblico privato, potrebbero divenire una risorsa locativa importante per le tante famiglie trentine in attesa di un’abitazione.

E potrebbe essere anche un segnale politico ed amministrativo dal territorio che un’altra modalità di affrontare le crisi e che  un’altra visione e concezione del welfare, diversa da quella ottusa e miope dell’attuale governo della Provincia,  è sempre possibile.

 

Walter Alotti

Segretario Generale

UIL del Trentino

 

Trento, 13 aprile 2021

Scarica il pdf: Avanzo di bilancio 2020 Comune di Trento.