15 marzo 2020 – Corriere del Trentino
Aziende aperte e pericolo virus i metalmeccanici in sciopero
La richieste dei sindacati. «Sospendere le attività economiche non essenziali»
TRENTO. Sospendere velocemente per alcune settimane le attività economiche non essenziali e concentrarsi sull’emergenza sanitaria in atto anche in Trentino. Continua ad essere questa la richiesta di Cgil Cisl Uil del Trentino alle associazioni datoriali e alla Provincia ai quali, nei giorni scorsi i sindacati avevano ribadito che, se davvero restare a casa è la misura più utile per ridurre l’emergenza sanitaria, prima si chiudono le attività non essenziali, prima ripartirà anche l’economia locale. Per le confederazioni trentine poi bisogna occuparsi prima possibile della gestione in totale sicurezza delle produzioni e dei servizi che dovranno restare aperte: il personale occupato nei settori di logistica, reti, farmaceutica e medicale, pulimento, agroalimentare, distribuzione e servizi pubblici essenziali va messo in totale sicurezza dotandole di tutti i dispositivi utili a prevenire il contagio così da scongiurarne la chiusura per l’eventuale diffusione tra la forza lavoro di Covid-19. Fino a quando le imprese restassero aperte, il principio per Cgil, Cisl e Uil resta quello di massima precauzione: o si lavora in sicurezza o si chiude. E intanto proseguono gli scioperi come spiega la Fiom. «Dopo gli scioperi in Dana Rovereto ed Arco, Tecnoclima, Metalsistem, Mariani e Sapes, lunedì si ferma Ebara per otto ore, PamaMariani e Sapes per tutta la settimana e comunque finché le aziende non utilizzano la cassa integrazione prevista dal nuovo protocollo per applicare le misure di sicurezza da coronavirus; Siemens Transformers sciopera due ore, altre importanti aziende industriali entreranno in sciopero nella giornata di lunedì». Sono circa 2 mila i lavoratori coinvolti. «Alcune aziende -spiegano i rappresentanti dei metalmeccanici della Cgil -hanno capito la gravità della situazione e si sono fermate, proteggendo i propri dipendenti: Acciaierie Venete ed Mcs per esempio, altre stanno riducendo la produzione in modo significativo. Dà i brividi apprendere che alcune aziende, hanno stipulato delle assicurazioni per i loro dipendenti a copertura del periodo post ricovero in terapia intensiva, non è già questo un riconoscimento della gravità della situazione?». E quindi «l’unica vera tutela è fermare tutte le produzioni non essenziali». Cgil, Cisl e Uil plaudono sulla decisione de “La Sportiva” di sospendere l’attività per salvaguardare i dipendenti: «confidiamo che, quanto prima, siano in molti in tutto il Trentino a seguire l’esempio di La Sportiva anche rinunciando a fatturato e utili. Così si fa vera solidarietà verso chi sta male e verso i medici e gli infermieri che oggi anche in Trentino sono in prima linea contro il coronavirus».
Scarica il pdf: metalmeccanici ART 150320
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