15 marzo 2021 – l’Adige

«Basta alibi, manovra insufficiente». Cgil, Cisl e Uil replicano all’assessore provinciale, chiedendo lo stanziamento di maggiori risorse a sostegno dei lavoratori

«Nel 2020 ai lavoratori trentini colpiti dalla crisi la giunta provinciale ha garantito solo lo 0,035% del Pil, le briciole quindi. Ora basta giustificazioni, servono interventi straordinari per il lavoro e servono subito, mentre sono a rischio altre 10mila posizioni lavorative tra marzo e aprile». È l’appello di Cgil, Cisl e Uil del Trentino dopo le dichiarazioni dell’assessore provinciale alle attività economiche e lavoro, Achille Spinelli, che ieri sull’Adige ha annunciato lo stanziamento di 150 milioni in aiuti e nuovi interventi soprattutto per i settori più colpiti di turismo e commercio.
«Nel 2020 e nel 2021 il governo Conte -scrivono in una nota unitaria i segretari generali Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil) -ha garantito alla Provincia di Trento le stesse entrate del bilancio 2019. Quindi se la giunta provinciale non ha agito con forza a sostegno dell’economia e del lavoro non è una questione di scarsità di risorse, bensì di volontà politica. Basti pensare solo al fatto che lo scorso anno è stato accertato un avanzo di amministrazione di 200 milioni di euro, e probabilmente quest’anno sarà anche più alto, visto che molte spese per investimento sono state bloccate. Lavoriamo insieme per mettere in campo una manovra anti crisi degna di questo nome anche in Trentino».
I segretari generali di Cgil Cisl Uil ribadiscono la propria posizione sulle misure anticicliche messe in atto fino a qui dalla giunta Fugatti e rilanciano la necessità di collaborare alla definizione di strumenti di sostegno al reddito davvero efficaci per tutti coloro che sono coinvolti nella crisi economica. «La manovra annunciata dall’assessore Spinelli è del tutto insufficiente -denunciano Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -, non solo in confronto a quella di Bolzano ma anche per le necessità del nostro territorio. Fino ad oggi c’è stato troppo attendismo da parte della Giunta. Lo dimostra il fatto che gli stagionali del turismo sono fermi ormai da settembre e dopo una stagione estiva cortissima, con poco lavoro, poco reddito e pochi ammortizzatori sociali, la Giunta ha impegnato solo oggi i 13 milioni di euro stanziati sull’assegno unico nel maggio scorso dalla legge “Riparti Trentino” grazie alle proteste di noi sindacati e delle minoranze».
I sindacati chiedono di trasferire subito «ai lavoratori in difficoltà anche le risorse, circa 12 milioni di euro, che nella legge di stabilità provinciale furono destinate all’innevamento artificiale e alle assunzioni nel comparto del turismo invernale e non sono state utilizzate». Infine, una battuta i segretari la riservano all’assessore provinciale allo sviluppo economico, Achille Spinelli riguardo i buoni acquisti: «Siamo stati noi i primi ormai quasi un anno fa a proporre di trasformare parte dei trattamenti economici dell’assegno unico provinciale in buoni per l’acquisto di beni e servizi. La proposta fu accolta ma, oltre a prevederne in legge un utilizzo limitante, non è stato ancora attuato anche quel poco previsto».

 

Scarica il pdf: ADIGE risorse ART 150321