31 luglio 2020 – Trentino
«Bene i tamponi ai docenti, ma siamo in ritardo su tutto»
Per il rientro in classe. Sindacati soddisfatti del via libera della Provincia ai test per insegnanti e studenti ma resta alta la preoccupazione per settembre: «Nessuna certezza su spazi e organici e ormai manca il tempo per fare ciò che serve»
TRENTO. «È la decisione che attendavamo. Assieme alle mille altre che invece non arrivano e così ogni giorno che passa rimane sempre meno tempo per fare ciò che serve». Altro che scadenza lontana sul calendario, il rientro a scuola è una data per la quale è già cominciato il conto alla rovescia. Il mese di settembre si avvicina, inesorabilmente. Lo sanno bene dirigenti, docenti e chi lavora nel sistema scolastico provinciale. E lo sanno perfettamente anche i sindacati, che non nascondono la loro preoccupazione per tutto ciò che ancora manca al fine di garantire il rientro in classe in sicurezza. In tal senso, la decisione della Provincia di sottoporre ai test sierologici (e quindi a tampone, in caso di necessità) docenti e studenti, su base volontaria, raccoglie consensi ma non calma gli animi che rimangono agitati.
Le questioni irrisolte
«La scelta di sottoporre i docenti ai test sierologici e quindi ai tamponi va bene, è la richiesta che avevamo avanzato inizialmente durante gli incontri del Tavolo, convocati per la definizione del protocollo, e alla quale però era sempre stato risposto negativamente finché la situazione non è improvvisamente cambiata -commenta la segretaria della Flc Cgil Cinzia Mazzacca -adesso manca tutto il resto, bisogna dare risposta alle altre questioni che rimangono aperte e che vanno chiuse velocemente perché siamo ad agosto e il rientro a scuola è dietro l’angolo». Se gli esami medici da effettuare a insegnanti e ragazzi (a partire dal 24 agosto) contribuiscono a dare tranquillità al mondo della scuola, la sicurezza in classe la si ottiene attuando le misure individuate nel protocollo, in primis il mantenimento delle distanze interpersonali. «Che si attua riducendo i gruppi degli alunni e favorendo le attività didattiche all’aperto -prosegue la segretaria della Flc – ma per raggiungere tale scopo occorre un adeguato organico di personale e finora, su questo punto, le certezze da parte della Provincia sono state poche. Mi riferisco anche al personale Ata, che sarà chiamato a una collaborazione nella fase di controllo, e agli assistenti educatori che avranno il delicato compito di occuparsi dei ragazzi con bisogni educativi speciali, forse i più penalizzati dal lockdown. Le risposte ancora tardano». E il tempo che resta è poco: «Tra l’altro, oltre alle decisioni serve anche il tempo per organizzarci e intanto i giorni passano, siamo già ad agosto».
Serve maggior concertazione
Ecco perché è feroce la critica che rivolge alla giunta provinciale Stefania Galli, segretaria della Cisl Scuola: «Non si vedono passi avanti, non si riesce a capire quale sia il disegno complessivo che sta dietro a queste scelte che nel caso dei tamponi per docenti e studenti vanno anche bene ma sembrano annunci spot e senza una vera progettualità. Se davvero la scuola è un valore per tutti, soprattutto in questo territorio dove si sono raggiunti risultati eccellenti, allora diamole il peso e il valore che merita. A giugno la scuola rappresentava per tutti la grande emergenza, e al personale docente sono arrivate anche offese, mi domando ora cosa sia cambiato: la preoccupazione dovrebbe essere tale anche ad agosto, o le vacanze fanno dimenticare tutto?». Anche la scelta di dare avvio ai tamponi solo il 24 agosto lascia spazio a qualche perplessità: «Forse, ci si dimentica che nelle scuole il personale Ata è al lavoro già da un pezzo, o si pensa che tutto incomincia a fine agosto?». La preoccupazione, pensando a settembre, monta in maniera quasi inevitabile. «La scuola ripartirà, è indubbio conclude la segretaria della Cisl – c’è da capire, però, come riprenderà. Visto che l’emergenza sembra aver superato la sua fase acuta, forse è il caso di sedersi intorno a un tavolo e trovare una forma di dialogo per capire come e dove muoversi».
La scuola dell’infanzia
Ma i dubbi sulla ripartenza riguardano anche la scuola dell’infanzia, che proprio oggi conclude l’attività estiva dandosi giusto il tempo di rifiatare un poco per tornare, fra tre settimane, di nuovo in pista per organizzare il ritorno a scuola dei più piccoli. Il personale docente, in questo caso, si è già sottoposto a tampone, sempre su base volontaria. «E da quanto era stato detto, nei vari incontri, questa possibilità dovrebbe permanere – spiega Marcella Tomasi, segretaria provinciale Uil Fpl – ma certezze in tal senso non ce ne sono mentre sono molti i dubbi per settembre. Tanti ancora gli aspetti da chiarire e il tempo stringe».
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