COMUNICATO STAMPA
14/3/2017
BIM E LAVORO: LE PROVOCAZIONI E LE PROPOSTE DELLA UIL FINALMENTE FANNO BRECCIA – IL NOSTRO PLAUSO AL BIM DELL’ADIGE.
Esprime grande soddisfazione il Segretario Generale della UIL del Trentino Walter Alotti dopo aver appreso dalla stampa che il Consorzio del BIM (Bacino Imbrifero Montano) dell’Adige trasferirà ai Comuni ben 18 milioni di euro delle disponibilità che annualmente vengono riversate sul territorio dall’ente e, soprattutto, che un terzo del totale verrà devoluto «al fine di promuovere iniziative volte a sostenere l’occupazione della popolazione in età compresa tra i 18 ed i 40 anni…» e «in particolare a favore del cosiddetto intervento 19».
E’ stata quindi accolta la proposta della UIL del Trentino che da anni chiede che si utilizzino le risorse dei Bacini Imbriferi Montani, anche incrementando il welfare in modo più diretto: attraverso gli ammortizzatori sociali, la promozione di progetti socialmente utili (Azione 19) e di altri strumenti di politica attiva (Progettone). Ciò al fine di ottenere delle sostanziali ricadute sociali, vista la natura territoriale di queste entrate, in particolare per i residenti disoccupati dei comuni che fanno parte dei Consorzi BIM. Questa strada, peraltro – magari con stanziamenti meno rilevanti, ma significativi (110.000€ medi) – da qualche anno è stata già responsabilmente intrapresa, per esempio, dal BIM del Chiese.
In molte altre Assemblee consortili la nostra presa di posizione era stata interpretata come un’invasione di campo, un provocatorio attacco all’idea stessa del BIM. In realtà, essa voleva essere solo un richiamo per questi Enti a compiere concrete attività che integrino veramente il progresso economico e sociale, salvaguardando certamente l’ambiente e la salute dei cittadini ma anche – cosa a cui noi particolarmente teniamo – promuovendone l’occupazione.
Ora, dopo un caloroso plauso a questo nuovo indirizzo di distribuzione di tali risorse – che speriamo sia contagioso e coinvolga anche tutti gli altri Bacini Imbriferi Montani e i loro sub-ambiti – la Uil del Trentino chiama in causa il Vice Presidente e Assessore al Lavoro Alessandro Olivi.
La richiesta è quella di farsi parte attiva per costruire una regia, o perlomeno un coordinamento – magari tramite il Team dedicato dell’Assessorato – del processo di omogeneizzazione delle “regole d’ingaggio” (ad esempio riguardo all’età e alle condizioni economiche dei disoccupati interessati o alla durata e alle modalità contrattuali di assunzione) inerenti alle iniziative promosse dai diversi enti locali per realizzare queste assunzioni sui territori, sulla falsariga, magari, di quanto accaduto per il Comune di Rovereto.
In ultimo, ma non meno importante, la Uil auspica una compartecipazione, anche finanziaria, della Pat a queste virtuose iniziative allo scopo di promuoverne l’incremento economico e, ancor meglio, incentivarne la massima diffusione.
Walter Alotti
Segretario Generale
UIL del Trentino
Scarica il pdf: BIM COM 140317
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