16 luglio 2020 – Corriere del Trentino
Bisesti: «Seggi a scuola, si trovino altri spazi I sindaci sono al lavoro». Pietro Di Fiore: «Si è sempre fatto anche in passato, anche a ridosso della fine dell’anno scolastico»
TRENTO L’assessore Mirko Bisesti tende la mano ai presidi e ha già avviato un confronto con i sindaci per trovare sedi alternative alle scuole idonee a ospitare i seggi elettorali. «La penso esattamente come loro — commenta l’assessore provinciale all’istruzione — abbiamo già affrontato il tema con il presidente Consiglio delle autonomie locali Paride Gianmoena e ho riscontrato forte sensibilità da parte delle amministrazioni locali. I sindaci sono al lavoro per trovare una soluzione e molti hanno già individuato le sedi adatte». Si pensa ai teatri comunali, alle biblioteche e alle sale civiche.
L’utilizzo delle scuole per le elezioni è una prassi che ha radici lontane, ma ai tempi del Covid l’appuntamento elettorale rischia di pesare sulle spalle degli alunni, delle famiglie e degli stessi insegnanti costretti, dopo un lungo periodo di didattica a distanza, a un nuovo stop di almeno due giorni, per consentire la sanificazione dei locali, proprio a ridosso dell’inzio delle lezioni in presenza, fissate per il 14 di settembre. A lanciare l’appello a Comuni e Provincia era stato il presidente dell’associazione presidi, Paolo Pendenza, che aveva evidenziato il rischio di perdere due giorni di scuola. Le date fissate per il voto sono domenica 20 e lunedì 21 settembre, si potrà votare fino a domenica, quindi dovendo procedere alla sanificazione dei locali si può pensare a un rientro degli alunni in aula mercoledì 23 settembre. «Non è un elemento positivo», secondo Pendenza. I sindacati, invece, sono più concilianti. «Si è sempre fatto anche in passato, anche a ridosso della fine dell’anno scolastico», ha spiegato Pietro Di Fiore della Uil Scuola. L’indicazione di Bisesti, però, è chiara: «Se possibile si trovino altri spazi». Anche perché in molti Comuni il rischio di ballottaggio potrebbe essere concreto e quindi il problema dei seggi a scuola si potrebbe riproporre.
Lo sa bene anche l’assessora ai Servizi scolastici del Comune di Trento, Chiara Maule, che da settimane è al lavoro con l’ufficio elettorale per trovare una soluzione. «Non sarà facile», ammette. Il problema maggiore riguarda il bacino elettorale del centro, per la periferia sono state già trovate sedi alternative agli istituti scolastici. «Gli edifici comunali sono tutti occupati — spiega — stiamo facendo delle valutazioni per evitare di utilizzare qualche scuola». Sono sette gli istituti scolastici destinati a ospitare i seggi e tra questi ci sono anche le ex scuole Bellesini, situate nel quartiere di Cristo Re. Era stata prevista la chiusura per l’autunno, ma questo prima che l’emergenza sanitaria ridisegnasse gli spazi scolastici. «Le ex Bellesini saranno usate per ospitare alcune classi e garantire il distanziamento obbligatorio per il Covid — precisa l’assessora — ; già in passato è stato fatto un grande lavoro per trovare sedi alternative alle scuole per le elezioni, ma come detto per il centro dove c’è un’alta concentrazione di famiglie che abitano ed è più difficile immaginare spazi liberi, soprattutto adesso con il coronavirus. Ci sono oggettive difficoltà e un numero elevato di elettori, parliamo di migliaia di persone. Dobbiamo rispettare un diritto del cittadino e non si può rischiare di fare confusione all’ultimo momento».
Poi c’è un problema legato alla sicurezza e all’idoneità degli edifici. «Ci sono vincoli tecnici e logistici — chiarisce Maule — non tutti gli edifici rispondono ai requisiti del Commissario del governo in termini di sicurezza e controllo. Non scartiamo niente a priori, ma dobbiamo considerare tutto. C’è anche un problema di costi. Pensare di spostare i seggi può significare dover affrontare dei lavori per rendere gli edifici idonei». L’assessora assicura tempi rapidi per la sanificazione e non esclude la proposta di utilizzare le biblioteche. «Ci stiamo pensando, non escludiamo niente — spiega —, stiamo verificando la possibilità di usare anche quelle. Mentre sul tema della sanificazione tutto quello che possiamo prevedere prima per velocizzare i tempi lo faremo».
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