Corriere del Trentino – 10 settembre 2022

«Bollette dimezzate per le famiglie»La Provincia stanzia 40 milioni

TRENTO La Provincia interviene sul caro energia. Ieri al termine della riunione di giunta il presidente Maurizio Fugatti ha annunciato che saranno stanziati 40 milioni di euro per dimezzare le bollette dell’energia elettrica (gas escluso) delle famiglie trentine. In riferimento ai consumi relativi al quadrimestre settembre-dicembre: sono ancora in corso i confronti tecnici con i fornitori (in primis Dolomiti energia) per lo sconto in bolletta. Per le imprese, al momento, non è prevista alcuna misura diretta: si attendono notizie da Roma. Arriva, però, un sostegno sul fronte del credito: 10 milioni per abbattere gli interessi sui nuovi mutui aperti dagli imprenditori.
È dalla sede del municipio di Tuenno, Comune di Ville d’Anaunia, che la giunta provinciale, in trasferta per la consueta seduta fuori porta, ha reso nota la prima vera risposta all’impennata dei prezzi dell’energia. Le risorse saranno prelevate da quel fondo di 100 milioni accantonato in sede di assestamento di bilancio, pensato proprio per far fronte alle eventuali emergenze autunnali. «Non sapevamo cosa sarebbe successo ad ottobre ed oggi, purtroppo, scopriamo che la situazione è peggiore di quanto potessimo pensare a giugno», ha sottolineato il presidente della Provincia.
La cifra che verrà destinata alle famiglie, solo ed esclusivamente per le bollette dell’energia elettrica, risponde ad una precisa logica. «Stando agli attuali prezzi abbiamo calcolato che, per il 2022, le famiglie trentine spenderanno tra i 250 e i 300 milioni per le bollette della luce — ha spiegato Fugatti — Quindi, se i prezzi non cambieranno, si stima che le famiglie spenderanno tra gli 80 e i 100 milioni per il quadrimestre che va da settembre a dicembre». Ecco, dunque, che si spiega l’ammontare dell’intervento: 40 milioni rappresentano (grossomodo) la metà della spesa media per l’energia elettrica, da settembre a fine anno.
La misura è ancora allo studio, ma è quasi certo che le famiglie non dovranno presentare alcuna domanda per ottenere lo sconto. «Stiamo costruendo un accordo con i distributori di energia per far trovare direttamente nelle bollette il dimezzamento della spesa», ha precisato il presidente. Ovviamente a seconda dei vari contratti dei fornitori.
Ma chi riceverà la sconto? Tutte le famiglie trentine, a prescindere dalla situazione economica? Oppure i nuclei più facoltosi saranno esclusi? O ci sarà un contributo a scalare in relazione alle fasce di reddito? «Lo valuteremo, in relazione anche all’organizzazione dei distributori — ha risposto Fugatti — Bisogna stare attenti all’equità ma anche alla tempestività dell’intervento: dobbiamo riuscire a mixare l’equità con la garanzia che nella prossima bolletta ci sarà questo sconto». Si sta cercando comunque di agevolare i nuclei con reddito più basso.
Qualora il contributo fosse indirizzato indipendentemente dalla situazione economica a tutte le 238mila famiglie trentine (ma difficilmente sarà così), ciascuna di esse risparmierebbe circa 170 euro da settembre a dicembre.
«Sulle misure contro il caro bollette la giunta fa retromarcia e decide di agire subito, ascoltando finalmente le richieste del sindacato trentino. Non possiamo che essere soddisfatti della fine dell’immobilismo considerata la drammatica situazione di difficoltà in cui si trovano e si troveranno anche nei prossimi mesi moltissime famiglie trentine», questo il commento a caldo dei segretari generali Grosselli (Cgil), Bezzi (Cisl) e Alotti (Uil), i quali tuttavia ritengono sia «ragionevole pensare ad un intervento di almeno 60 milioni». Ma per prima cosa, «anche per sgombrare il campo da ogni equivoco che potrebbe far collegare la decisione all’imminente scadenza elettorale», le tre sigle chiedono di essere convocate «per discutere insieme le modalità di questa misura che per noi deve essere ampia, equa e progressiva».
Per le bollette del gas, per ora, non è stata pensata alcuna misura, né per le famiglie né per le imprese. Per quest’ultime, tuttavia, l’assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli ha annunciato che presto saranno attivate misure a sostegno del credito, in accordo con il sistema creditizio provinciale (stile Ripresa Trentino). Saranno stanziati, in particolare, 5 milioni l’anno (per il 2022 e il 2023) per erogare contributi in conto interessi, mirati appunto a tagliare di circa l’1,5% (più o meno la metà) il tasso di interesse sui nuovi mutui aperti dalle imprese trentine, che in questo momento, tra il caro energia e la ripresa dei pagamenti delle rate dei mutui già contratti (sospesi durante l’emergenza Covid), hanno bisogno di liquidità. Il plafond complessivo — ossia il credito massimo che sarà concesso nell’ambito di questa misura — ammonterà a 350 milioni. Per le bollette, invece, la Provincia attende le misure del governo, che sta valutando un decreto da 12-13 miliardi totali.

 

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