Bonus bebè e nidi, la giunta destini alle famiglie gli 8 milioni di risparmi Cgil Cisl Uil: “Queste risorse devono servire per incentivare il lavoro femminile”
Sono otto i milioni di euro che le casse provinciali risparmieranno sospendendo l’erogazione del bonus bebè per il primo anno di vita del bambino e lo sconto sulle rette degli asili nido. Entrambe le misure, infatti, verranno sostituite con gli analoghi provvedimenti dello Stato. Sono risparmi di spesa che, per Cgil Cisl Uil, devono restare vincolati al sostegno alle famiglie trentine. Lo ribadiscono Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, mentre la IV Commissione provinciale esamina la proposta di delibera della Giunta provinciale sulla non compatibilità e non cumulabilità delle misure statali e provinciali. “Pretendiamo precisi impegni dalla giunta provinciale e dal presidente Fugatti. Gli otto milioni di euro risparmiati dovranno essere indirizzati al sostegno dell’occupazione delle donne, aumentando le deduzione per il reddito da lavoro femminile. In questo modo si mette in atto una strategia di medio-lungo termine che incentiva la nascita di nuove famiglie e l’allargamento di quelle attuali”.
Le tre confederazioni insistono anche sulla necessità di aprire un confronto di merito con l’Esecutivo, confronto che fino a questo momento sui temi del welfare familiare è stato del tutto assente. “Le nostre richieste sono cadute nel vuoto – incalzano i sindacalisti -. Evidentemente la giunta provinciale fino ad oggi ha preferito non misurarsi con chi rappresenta gli interessi di migliaia di lavoratori e lavoratrici, di pensionati e cittadini. Crediamo invece che è solo con un serio confronto che si possono costruire provvedimenti che siano realmente efficaci e vadano a vantaggio di tutta la collettività. Confidiamo che il prossimo 9 marzo quando il presidente Fugatti ha programmato il primo incontro con le organizzazioni sindacali dopo mesi, si possa realmente discutere di questi temi per dare una concreta risposta ai bisogni delle famiglie in Trentino. Fino a questo momento abbiamo visto o misure di corto respiro che hanno avuto solo il vantaggio di accontentare gli interessi di una parte o provvedimenti ampiamente pubblicizzati, ma poco concreti come con il bonus bebè e nido, ampiamente superati dagli interventi statali”. E’ ora che il presidente Fugatti superi questa logica solitaria e di parte e avvii una nuova fase di coinvolgimento per il bene della nostra comunità”, concludono Grosselli, Bezzi e Alotti.
Trento, 10 febbraio 2020
Scarica il pdf: 20200210_welfare familiare
No Comments