30 novembre 2019 – Trentino, Corriere del Trentino

Bonus per i giovani Ma i sindacati: «Servono servizi»

Piano famiglia. Nuove misure per favorire la fuoriuscita dalla casa dei genitori

TRENTO. Con lavori precari e la disoccupazione in crescita, i giovani hanno sempre più difficoltà a trovare la loro indipendenza. E così si alza anche l’età in cui si abbandona il tetto familiare e si cerca la propria strada, al di fuori della casa di mamma e papà.
Anche su questo vuole intervenire ora la Provincia, nell’insieme delle iniziative del piano strategico straordinario, a favore della famiglia e della natalità per contrastare il calo demografico. Alcune delle iniziative le avevamo già anticipate, altre rientrano fra le novità presentate ieri. E così, per «favorire la vita in autonomia dei giovani» e «nell’ambito della generale revisione delle politiche abitative, la Provincia intende introdurre misure specifiche per favorire la fuoriuscita dei giovani dall’abitazione dei genitori». Anche perché, spesso, all’indipendenza corrisponde un miglioramento della propria vita, dal punto di vista psicologico ed emotivo, verso la realizzazione dei propri progetti di vita.
Per il resto, fra le altre cose, ci sono misure pensate più in generale per il «sostegno al reddito delle famiglie». Sarà introdotto un nuovo «indicatore di marginalità territoriale», per sostenere chi vive in montagna, «in modo da differenziare gli effetti tra centro e periferia».
Un «assegno straordinario di natalità» e il bonus per gli asili nido sarà rivolto alle famiglie con Icef fino a 0,40. Ci sono poi il voucher sportivo e culturale. Dimezzate le tariffe per il trasporto scolastico. Ci sono dunque servizi pensati per la conciliazione vita/lavoro e a sostegno dell’occupazione femminile.
Tutto bene? In realtà secondo i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil no. «Il piano spiegano parte da obiettivi condivisibili, ma mancano ancora gli strumenti necessari per raggiungerli. Non bastano, infatti, i sostegni economici, peraltro limitati nel tempo, per fare più figli. Le famiglie e la natalità si sostengono in primo luogo rafforzando i servizi di conciliazione e investendo con maggiore convinzione sul lavoro femminile. Le risorse sono già limitate, quindi ha senso concentrale in questa direzione». «Bonus bebè e riduzione delle tariffe per gli asili nido vengono superate dagli analoghi interventi che il Governo ha previsto con la prossima legge di stabilità e le misure saranno difficilmente conciliabili».

Scarica il pdf: giovani ART 301119