12 marzo 2017 – Trentino, Corriere del Trentino
Serrata alla Borgolon «Antisindacale»
Uiltec lancia la protesta
Clima teso fra i lavoratori di Aquafil a causa dalla trattativa per la chiusura della Borgolon in provincia di Novara che l’altrasera è partita subito con il piede sbagliato: la proposta dell’azienda di Giulio Bonazzi, presidente di Confindustria Trento, non è stata accettata dai lavoratori che in assemblea hanno deciso di tenere le macchine produttive «in caldo», fino al prossimo incontro del 17. Invece la società, come riportato in una nota Uiltucs, ha proceduto alla «serrata degli impianti aziendali di Varallo Pombia». Una decisione che porterà quasi sicuramente alla chiusura, visto che per riattivare le macchine servono almeno dieci giorni. La Uiltec di Trentino e Novara informa dunque tutti i dipendenti italiani del gruppo: «Tale comportamento profondamente antisindacale è inaccettabile dal gruppo Aquafil e dal presidente di Confindustria Trento. Non è concepibile che l’azienda abbia tale atteggiamento, in questa fase di discussione prima di aver aperto la procedura secondo la legge 223/1991» su cassa integrazione, mobilità ecc. Le segreterie «chiedono la solidarietà di tutti i lavoratori» e che le segreterie di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec procedano «con iniziative di protesta». La proposta di Aquafil: dei 42 dipendenti, 12 possono trasferirsi in Trentino (5 ad Arco e 7 a Cares), 12 possono essere assunti da una nuova azienda che continuerebbe in piccolo a produrre nel sito Borgolon, 3 andrebbero in pensione. Per gli altri mobilità. Così invece partiranno da domani le lettere di licenziamento per tutti.
Scarica il pdf: Borgolon ART 120317
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