25 ottobre 2016 – Trentino
«Borse studio, alzare la soglia Isee a 21.500 euro»
Cgil e Uil incalzano la Provincia a fare uno sforzo in più sulle borse di studio, portando la soglia Isee a 21.500 euro, come ha sollecitato nei giorni scorsi lo stesso rettore Paolo Collini, in modo da garantire agli studenti dell’Università di Trento un trattamento pari a quello erogato, mediamente, negli altri atenei italiani.
La richiesta arriva il giorno dopo in cui il presidente Ugo Rossi si è detto preoccupato per il trend negativo degli studenti trentini che si iscrivono all’università.
Il segretario della Cgil Franco Ianeselli giudica «interessante la proposta del governatore di sostenere con piani di accumulo ad hoc le famiglie trentine che intendono mandare i propri figli all’università», ma chiede anche «adeguata attenzione a tutti gli studenti non trentini che accedono all’ateneo di Trento»: «Il livello di apprezzamento di cui il nostro ateneo gode nel resto d’Italia e all’estero ha permesso negli anni di far crescere non solo l’università ma tutta la comunità. Questa dimensione di internazionalizzazione, apertura e accoglienza è stata raggiunta grazie alla qualità della didattica e agli ottimi livelli di ricerca, ma anche perché all’università di Trento studenti e ricercatori trovavano servizi di eccellenza. Su questo fronte non si può fare marcia indietro».
Il segretario della Uil Walter Alotti non ritiene invece valida la proposta dei piani di accumulo: «Come incentivo ad iscriversi all’università proponiamo piuttosto borse di studio ai maturandi meritevoli delle scuole superiori, sempre in presenza di valutazione equitativa Icef o Isee e a patto che gli studenti mantengano un percorso di studi positivo e regolare».
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