Corriere del Trentino e Il T – Venerdì 20 Settembre 2024
Boscaiolo muore a 24 anni, travolto da un tronco
I sindacati chiedono più controlli
TRENTO — Un giovane boscaiolo di 24 anni ieri è rimasto vittima di un terribile incidente sul lavoro in Val Sadole, sopra Ziano in val di Fiemme. Simon Vasile Florin, originario della Romania e arrivato in Trentino da appena due settimane, è stato travolto dal tronco di un albero abbattuto da un collega. Ora, i carabinieri di Cavalese e l’Uopsal dovranno ricostruire la dinamica dell’incidente. Nel frattempo, la Procura aprirà un fascicolo per omicidio colposo. Di fronte all’ennesima morte sul lavoro, ieri i sindacati hanno chiesto maggiori controlli.
Florin si trovava al lavoro in località Cercenai, in un lotto comunale non distante dall’abitato di Ziano di Fiemme, per tagliare alcune delle piante colpite dal bostrico. L’incidente è avvenuto intorno alle 8.30, quando è stato travolto dal tronco di un albero abbattuto da un collega, che lo ha colpito alla testa. I primi a dare l’allarme sono stati proprio i colleghi del giovane. Sul posto sono intervenuti gli operatori della Stazione Val di Fiemme del soccorso alpino, i vigili del fuoco di Ziano e Panchiá, e l’ambulanza di Trentino emergenza. Nonostante i tentativi di rianimazione, per il 24enne non vi è stato niente da fare.
I colleghi della Fiemme Forest sono ancora sotto shock. Florin era arrivato a Cavalese assieme allo zio dalla Romania, dove probabilmente sarà rimpatriata la salma. «Siamo vicini alla famiglia, appena possibile scriverò loro una lettera per esprimere tutto il cordoglio della Val di Fiemme», afferma il sindaco di Cavalese Sergio Finato. «La sicurezza nei cantieri forestali è un tema delicato. Lavoratori come Simon arrivano in Trentino per aiutarci a curare le nostre foreste ferite, prima dalla tempesta Vaia e ora dal bostrico».
Ovviamente non è tardata ad arrivare la reazione dei sindacati. La Cgil esprime «profondo sconcerto e rabbia» per l’ennesimo incidente mortale: «Il giovane boscaiolo è la decima vittima, quest’anno i morti per cause di lavoro sono raddoppiati». Nello stesso periodo del 2023 le vittime erano state cinque. Anche la Uil chiede da tempo una svolta nelle modalità di prevenzione degli infortuni sul lavoro, mentre la Cisl rincara la dose: «È finito il tempo delle parole, servono azioni concrete che possano assicurare a ogni lavoratore di tornare a casa illeso».
Scarica il pdf: CORRIERE, IL T ART Fiemme 200924
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