l’Adige – domenica 28 luglio 2024

Cassazione È un “passaggio di azienda”: garantita l’anzianità

Cambio d’appalto del servizio mensa, i lavoratori rimangono al loro posto

Al lavoro nella servizio di ristorazione presso la casa di riposo di Mezzolombardo per conto della ditta Dussmann Service srl, hanno rischiato di rimanere a casa al cambio di appalto del servizio. Ma non è così. L’occupazione è loro garantita: merito dell’impegno dei sindacati e, ora, grazie ad una ordinanza della Cassazione – Sezione civile, presidente Adriana Doronzo – depositata nei giorni scorsi. Il principio è che il cambio di appalto è un passaggio di azienda e, dunque, i dipendenti rimangono al loro posto.

La gara per l’assegnazione del servizio (3 milioni di euro per 8 anni) se l’era aggiudicata la Serenissima Ristorazione spa, dopo un braccio di ferro davanti alla giustizia amministrativa (Dussmann aveva presentato ricorso contro la prima classificata Serenissima).

Era stato poi chiamato in causa il giudice del lavoro. Al tribunale di Trento si era rivolto il sindacato Uiltucs Uil contro sia la Dussmann che la Serenissima, ottenendo nel 2019 il riconoscimento del passaggio di azienda. «Questa sentenza avrà effetti su tutti gli appalti di servizio in Trentino» avevano dichiarato i sindacalisti. La normativa europea del 2001, recepita dalla legislazione italiana nel 2016, prevede nei cambi di appalto di servizio l’obbligo di applicare l’articolo del codice civile sulla continuità di servizio: c’è quindi un passaggio automatico senza soluzione di continuità dei lavoratori.

Le conseguenze derivanti dall’applicazione al cambio appalto della disciplina del trasferimento d’azienda non sono irrilevanti, dato che il nuovo appaltatore è tenuto a subentrare in tutti i rapporti di lavoro che facevano capo al vecchio appaltatore, dovendo garantire la continuità del rapporto, l’anzianità di servizio, i trattamenti retributivi, l’orario di lavoro e l’inquadramento, rispondendo in via solidale con il vecchio appaltatore per i crediti dei dipendenti esistenti al momento del trasferimento. Si è trattato dunque di una sentenza, confermata anche in appello, che tutela i lavoratori soprattutto negli appalti di servizio come mense, biblioteche, portinerie universitarie, pulizie.

Ora il “sigillo” arriva anche dalla Cassazione, che ha rigettato il ricorso di Serenissima

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