15 aprile 2020 – Trentino, Corriere del Trentino

Cantieri. Cgil, Cisl e Uil furiosi: «Fugatti ritiri l’ordinanza»

TRENTO. «La Giunta ha smentito se stessa: ha dato il via libera alla riapertura dei cantieri edili dall’oggi al domani senza condividere nemmeno le linee guida specifiche per tutelare la sicurezza degli operai. Fino ad un minuto prima della conferenza stampa diceva il contrario: a riaprire per prime dovevano essere le aziende manifatturiere dell’industria e dell’artigianato e comunque solo dopo l’adozione di indirizzi specifici per la prevenzione del Covid nei luoghi di lavoro. Per questo giudichiamo l’ordinanza della Giunta sbagliata, irresponsabile, intempestiva e che rischia pure di essere illegittima. Chiediamo quindi l’immediata sospensione e la revoca dell’ordinanza riprendendo, come concordato da tutte le parti sociali, il confronto all’interno del comitato provinciale salute e sicurezza sul lavoro».
Sono allarmati e delusi i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil: «Negli incontri avuti nei giorni scorsi la giunta mai aveva prospettato la riapertura dei cantieri. Anzi aveva condiviso con le parti sociali e datoriali che il comparto da cui ripartire sarebbe stata la manifattura industriale e artigianale – sottolineano Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. E questo sulla base di precise valutazioni espresse dallo stesso assessore Spinelli».
I sindacati chiedono l’apertura di un confronto immediato con le parti sociali e datoriali, all’interno del Tavolo Covid per la definizione di linee guida condivise da attuare all’interno del settore. «Senza le giuste misure di prevenzione e sicurezza, si mette a rischio la salute dei lavoratori e questo è per noi inaccettabile. L’ordinanza poi crea il caos tra committenti ed esecutori, oltre ad introdurre principi che vanno contro ogni buon senso come la permanenza di un solo operaio nei cantieri al chiuso».
Restano infine perplessità sulla legittimità dell’ordinanza sulla riapertura dei cantieri edili. «Quanto deciso dalla giunta provinciale esorbita i contenuti del Dpcm del 10 aprile e quindi rischia pure di essere illegittimo. Non è un caso che la Provincia di Bolzano, proprio in ottemperanza al decreto nazionale, abbia deciso, dopo un confronto con le parti sociali che da loro c’è stato, di non riaprire. Sollecitiamo ancora una volta il presidente Fugatti a rispettare quanto prevedono le norme nazionali e di muoversi in coordinamento con l’Alto Adige».
Sulla riapertura dei cantieri edili ieri sono intervenuti con una nota anche i sindacati del settore: « La ripresa delle attività deve avvenire in un ambiente di lavoro radicalmente cambiato e riorganizzato con modalità diverse dalle precedenti» – spiegano i segretari generali di Fillea Cgil, Sandra Ferrari, Filca Cisl, Fabrizio Bignotti, e Feneal Uil, Matteo Salvetti. «Le aziende non sono pronte dalla sera alla mattina ad applicare interamente quanto prevedono i protocolli sulla sicurezza, ma è proprio su salute e sicurezza che non possiamo permetterci di sbagliare».

 

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