CARENZA INFERMIERI NELLE RSA: ANNOSA QUESTIONE. Personale al collasso: da anni denunciamo la questione.
Che le direttive provinciali sulle nostre RSA avessero delle forti criticità è risaputo, che i parametri “base” che la Provincia Autonoma di Trento ha di recente adottato garantiscano SOLO la possibilità di tenere aperte le strutture ci sembra lampante.
Introvabile ormai il personale infermieristico nelle nostre RSA: chi scappa nelle strutture ospedaliere, che meglio riconoscono la professionalità infermieristica e gradano meglio le responsabilità, e chi sceglie di fare la libera professione, meglio retribuita e con una gestione autonoma delle tempistiche, siamo di fronte ad uno svuotamento degli organici.
A poco è servito, per le RSA private, fare accordi con stati esteri (soprattutto extra europei) per garantire il personale.
Da anni ormai la UIL FPL insiste perché si trovino le modalità operative adatte ad attrarre personale su queste strutture, fondamentali per i nostri anziani e per il territorio.
Strutture sociali che hanno risposto alle necessità delle persone, e nello specifico degli anziani, nel nostro Trentino e che negli anni si sono evolute per garantire una nuova “casa” che potesse accogliere le persone nel loro fine vita.
Purtroppo però l’evoluzione dell’utenza, e l’innalzamento delle richieste territoriali che a queste strutture sono state fatte, non è corrisposta la valorizzazione del personale che in queste realtà continua ad operare: blocco della contrattazione prima e mancanza di un confronto sulle necessità operative poi non hanno reso semplice, e soprattutto appetibile, questo settore.
Da non dimenticare poi la sicurezza di operatori e residenti, che con l’emergenza Covid è scoppiata. La cronica assenza di personale nei “luoghi di cura” la dice lunga sui messaggi sociali che il nostro Trentino non ha saputo ravvivare negli anni…
Necessario però adesso progettare soluzioni concrete, sia da un punto di vista della formazione di nuovi infermieri, sia dal punto di vista della programmazione delle attività.
Necessario strutturare soluzioni integrate socio -sanitarie (se ne parla da decenni!) tra Azienda Sanitaria, RSA e servizi assistenziali territoriali.
Inoltre il contratto collettivo deve rispondere puntualmente a queste professionalità: l’emergenza, che ad oggi coinvolge il personale medico ed infermieristico, non deve trascinarsi anche sugli OSS. Infine chiediamo ancora un Tavolo trasversale tra Assessorato alla salute, Dipartimento alla salute e alle Politiche sociali, Organizzazioni sindacali del settore, Ordini professionali e UOPSAL, per progettare al meglio il futuro socio sanitario assistenziale del nostro territorio.
La Segretaria Prov.le UIL FPL EELL Marcella Tomasi
Scarica il pdf: CARENZA INFERMIERI NELLE RSA_comunicato stampa
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