07 settembre 2019 – Trentino
Cartiere, ancora una fermata
Nuova fermata in arrivo, alle Cartiere del Garda, tra domani e lunedì. Lo hanno comunicato i vertici aziendali nell’ambito dell’incontro programmato per affrontare i vari temi in sospeso con la rsu e le organizzazioni sindacali. «Pur avendo ottenuto dei sensibili miglioramenti nelle attività di spedizione – si legge nell’avviso pubblicato dalla direzione dopo il faccia a faccia – la già pesante situazione dei livelli di stock precedenti porta alla necessità di una contenuta fermata degli impianti. Sarà quindi necessario fermare gli impianti produttivi durante il primo turno di domenica 8 fino al primo turno di lunedì 9. Faranno eccezione le taglierine e altre limitate attività (quali ad esempio le bobinatrici) che sono in fase di valutazione. Per il personale rimarrà invariato l’orario di presenza al lavoro salvo richieste diverse dei singoli che verranno accolte in funzione delle esigenze dei reparti. Si seguiranno quindi modalità organizzative simili a quelle definite nelle recenti fermate».
Nel complesso rimangono ancora da sciogliere diversi nodi. Gli argomenti principali dell’incontro sono stati la rivalutazione del debito, la risoluzione dei problemi informatici derivati dall’implementazione di un nuovo sistema (la cui introduzione si è rivelata molto più critica del previsto, con rapporti sindacali arrivati ai minimi e duri botta e risposta tra rappresentanti dei lavoratori e azienda) e il rinnovo del contratto integrativo (con il mancato accordo sul premio di risultato 2019-21 che a maggio aveva portato alla proclamazione dello stato di agitazione): «In merito alle notizie apparse sugli organi di stampa relative alla rivalutazione del debito (si era parlato di un rischio di insolvenza per questioni di rating e di percentuali di interessi raggiunte sul mercato dalle obbligazioni del gruppo Lecta, ndr), la direzione – commentano in una nota unitaria Claudia Loro (Slc-Cgil), Milena Sega (Fistel-Cisl) e Alan Tancredi (Uilcom-Uil) – ci ha comunicato che la notizia è nata a seguito di un comunicato di Lecta dal Lussemburgo nel quale appariva che era stato deciso di assegnare a due aziende specializzate l’analisi del debito a lungo periodo in quanto il debito a lungo periodo viene analizzato ogni 6 anni ed è in scadenza in due bond nel 2022 e nel 2023. La direzione afferma che questa operazione è mirata a migliorare la tenuta finanziaria del gruppo in presenza di un fatturato in leggero calo e di una marginalità peggiorata. Per quanto riguarda l’implementazione del nuovo sistema informatico che ha messo in seria difficoltà la produzione vi sono stati miglioramenti nell’organizzazione delle spedizioni e questo è un primo passo verso la risoluzione di tutti gli altri aspetti inerenti il sistema informatico. Questo primo passo porterà al secondo obiettivo che è quello di immettere nel mercato la merce rimasta a magazzino. Rimane in stallo invece la negoziazione di un premio di risultato, dove pur registrando alcune problematiche con l’azienda – concludono i segretari provinciali delle tre sigle sindacali di categoria – la trattativa è ancora in corso».
Scarica il pdf: Cartiere ART 070919
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