24 gennaio 2020 – Trentino
Cartiere del Garda, cambia il vertice dell’azienda
Nuovo direttore.
Il manager Giovanni Lo Presti lascia: al suo posto Antonio Di Blas
RIVA. Cambio della guardia ai vertici di Cartiere del Garda: Giovanni Lo Presti, manager di riferimento dell’azienda, ha deciso di dimettersi dal 14 febbraio. In riferimento all’addio del direttore industriale e consigliere delegato di Cartiere del Garda (nonché presidente e amministratore delegato di Alto Garda Power), il presidente del gruppo Lecta (nonché presidente e ad di Cartiere del Garda) Andrea Minguzzi parla di «decisione per ragioni personali». Dall’1 febbraio sarà nuovo direttore di stabilimento Antonio Di Blas, già vicedirettore di stabilimento e direttore di produzione di Cartiere del Garda. Allarmati i sindacati, che ieri si sono incontrati proprio con Minguzzi.
Riguardo a Lo Presti, Minguzzi parla di dimissioni confermate «a conclusione di un prolungato confronto in atto da qualche tempo volto a verificare ogni possibile spazio di continuazione della collaborazione in essere. Rispettando la decisione dell’ing. Lo Presti ho infine dovuto, mio malgrado, prendere atto delle dimissioni. Assieme al Cda della società ringrazio Giovanni per la dedizione, la professionalità e l’impegno profusi ». «Ci dispiace – commenta Claudia Loro (Slc-Cgil) – perché Lo Presti rappresentava una figura di competenza e di equilibrio. E ci preoccupa perché la sua uscita può costituire un ulteriore segnale di indebolimento del sito di Garda, con incognite sulle prospettive future». «La vicenda – aggiunge Alan Tancredi (Uilcom-Uil) – desta sicuramente degli interrogativi. Minguzzi nell’incontro ci ha comunicato che si prospettano circa tre anni di consolidamento e di recupero di quello che è andato storto in particolare col nuovo sistema informatico, oltre a valutazioni sull’andamento del mercato e sull’ipotesi di una diversificazione produttiva. Noi abbiamo palesato le nostre preoccupazioni, legate all’abbandono di Lo Presti ma anche a tutta la vicenda partita nel 2013 che non ha generato grande pace nello stabilimento. Minguzzi ha detto comunque che non hanno alcuna intenzione di abbandonare il progetto di Garda, ma di certo l’addio di Lo Presti non è un segnale positivo».
Scarica il pdf: Cartiere ART 240120
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