Casa. Giunta in ritardo. Si convochi subito il comitato provinciale. Cgil Cisl Uil: i provvedimenti annunciati vanno nella giusta direzione, ma è urgente sospendere gli sfratti e stanziare più risorse
“A cinque mesi dalle elezioni provinciali Giunta e “neo assessora” si rendono finalmente conto che con la casa in Trentino abbiamo un problema. Speriamo che gli annunci di ieri siano tradotti in tempi rapidi in provvedimenti concreti”. Lo dicono Cgil Cisl Uil con Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Alotti. “La scelta di estendere a 48 mesi la rateizzazioni dei pagamenti per evitare gli sfratti per morosità degli inquilini Itea è una scelta che va nella giusta direzione, così come è apprezzabile la scelta di prevedere dei meccanismi di autorecupero per accelerare la re-imissione sul mercato degli alloggi sfitti di Itea e l’istituzione del Comitato provinciale sulla condizione abitativa – proseguono i sindacalisti -. Per onestà, però, non possiamo non sottolineare l’enorme ritardo con cui l’Esecutivo arriva a queste scelte. Cgil Cisl Uil e non da soli, hanno messo nero su bianco queste richieste da anni. E prontamente sono sempre state totalmente ignorate perché in Piazza Dante l’unico approccio al tema casa era quello demagogico del “prima i trentini”. Ricordiamo, anche, che l’estensione della rateizzazione era già stata attuata in passato sulle spese condominiali di Itea e che infatti, da tempo, si era segnalato che si sarebbe potuto rifare. Prendiamo atto, comunque, del fatto che finalmente qualcosa si muove e speriamo che non sia solo una mossa pre – elettorale. Per questo chiediamo l’immediata convocazione del Comitato”.
Le tre sigle tornano anche sulla questione sfratti e insistono sulla necessità di sospendere tutti i provvedimenti per chi occupa alloggi d’emergenza. “Si tratta di poche decine di casi. Famiglie che si trovano in enormi difficoltà e che non possono essere messe su una strada – incalzano – . Prima che questa situazione diventi una lotta tra disperati, tra chi ha diritto ad entrare in un alloggio d’emergenza e chi non può lasciarlo perché non è nelle condizioni di trovare casa sul libero mercato, ma non ha risposte da Itea perché le liste d’attesa sono lunghe, è urgente che la Provincia sospenda i provvedimenti e che comuni e comunità di valle trovino soluzioni d’emergenza alternative. Fino ad oggi abbiamo assistito solo ad un rimpallo di responsabilità e a nessuna soluzione concreta”.
E su Itea insistono nel chiedere l’attualizzazione dei parametri dei requisiti per l’accesso, la permanenza ed il calcolo degli affitti degli alloggi popolari.
Infine il tema della carenza di alloggi sociali. “Attendiamo di conoscere, magari in una prossima riunione del Comitato provinciale sulla condizione abitativa, le soluzioni innovative a cui ha fatto cenno ieri l’assessora Zanotelli. Certo è che non si risolve il problema della casa mettendo a disposizione qualche alloggio in zone totalmente decentrate. La pressione abitativa è nelle aree più densamente abitate. E’ lì che vanno costruite soluzioni. E c’è una sola strada: servono investimenti sulle politiche abitative, serve la realizzazione di nuovi alloggi a canone sociale e moderato per dare risposte alle famiglie in condizioni di maggiore fragilità, ma anche al ceto medio, alle giovani coppie, agli studenti e ai moltissimi lavoratori che con i loro stipendi non possono permettersi una casa in Trentino”, concludono.
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