l’Adige – 19 giugno 2024

«Casa, servono più soldi per l’edilizia sociale»

Annunciate tre gare da 500mila euro ciascuna per il recupero degli alloggi Itea di risulta

La casa – assieme ai salari – è stata indicata dal governatore Maurizio Fugatti come la priorità del suo esecutivo in questa legislatura. Ma secondo i sindacati Cgil, Cisl e Uil che ieri hanno partecipato al tavolo provinciale sull’edilizia abitativa (nella foto) in cui l’assessore provinciale alla casa, Simone Marchiori, ha presentato le linee strategiche di legislatura, la Giunta non mette abbastanza risorse. «L’ulteriore stanziamento di risorse per 1,5 milioni di euro destinati alla ristrutturazione delle case Itea che oggi sono in condizioni di essere rese disponibili è un passo avanti, ma non sufficiente – commentano infatti Manuela Faggioni (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti -. Tutto quanto stanziato, infatti, consente solo un recupero parziale dei mille alloggi sfitti, che servono invece come l’aria alle tante famiglie in lista d’attesa e senza una casa».

Per l’assessore Simone Marchiori, però si tratta di un fraintendimento perché: «Quel milione e mezzo non sono le risorse aggiuntive per la casa che metteremo in assestamento di bilancio, ma le risorse per tre gare più piccole da 500mila euro per le ristrutturazioni di alloggi Itea da mettere subito a disposizione che consentono procedure più snelle rispetto agli appalti più consistenti».

«In assestamento di bilancio – aggiunge l’assessore – ci saranno più risorse che stiamo ancora definendo a favore dei giovani per l’acquisto e la ristrutturazione e un nuovo progetto per il ripopolamento delle aree svantaggiate».

Marchiori non ne parla ma la Giunta starebbe ancora valutando la messa a punto di un indicatore per lo sviluppo territoriale per favorire le aree periferiche».

Cgil, Cisl e Uil però osservano: «Fino a questo momento sulla casa dalla Giunta provinciale sono arrivate solo promesse. Se realmente la giunta provinciale ha preso atto dell’emergenza abitativa in Trentino ci attendiamo azioni concrete con le risorse per la realizzazione di nuovi alloggi di edilizia sociale e la ristrutturazione dei troppi appartamenti Itea attualmente sfitti».

I sindacati chiediamo poi un piano straordinario decennale per realizzare nuovi alloggi a canone sociale e chiedono di indicizzare l’Icef all’inflazione per l’accesso alle case Itea e superare il criterio dei 10 anni di residenza. Le tre confederazioni sono tornate sulla richiesta di attivare il fondo per la morosità incolpevole e hanno sollecitato la costituzione di un fondo di garanzia per l’affitto dei privati con garanzia di enti e privati per il progetto LocAzione. Su entrambe queste richieste l’assessore ha espresso la sua disponibilità. Marchiori ha annunciato anche un programma di housing sociale con 30mila metri quadri di nuovi alloggi per recuperare come aree abitative aree dismesse, basandosi sul caposaldo di un consumo zero di suolo.

Dura la valutazione del consigliere provinciale Paolo Zanella (Pd), presente al tavolo in rappresentanza delle minoranze consiliari: «A fronte del fabbisogno di case a canone sociale (si risponde a poco più del 10% delle domande) si pianifica la sola riqualificazione degli alloggi di risulta Itea e l’efficientamento energetico di alcune Torri, ma non si parla di un Piano strategico di legislatura – o meglio decennale – di nuove edificazioni popolari».

«Ciò che lascia però più allibiti – prosegue Zanella – nella strategia provinciale è che non si citi il fenomeno di erosione di affitti residenziali causato dagli affitti turistici brevi e dalle piattaforme online. Su questo ho chiesto che delle strategie vengano tracciate, sia locali, attraverso la leva urbanistica e fiscale, che nazionali, attraverso un pressing sul Governo». Zanella è poi tornato a chiedere che prima di arrivare alla rateizzazione per chi è moroso in seguito alle “bollette pazze”, vadano accertate le responsabilità di Itea e degli amministratori di condominio

 

Scarica il pdf: ADIGE casa 190624