Casa. Sull’Housing Sociale ad Oggi dalla Giunta Solo Annunci

Cgil Cisl Uil: “Intervento in grave ritardo. Servono maggiori risorse per finanziare il fondo e dare risposte al bisogno abitativo del ceto medio.”

“Sull’emergenza abitativa e soprattutto per il ceto medio, la Giunta provinciale arriva con grave ritardo. Al momento, la riattivazione del fondo di housing sociale è solo sulla carta, ci auguriamo dunque che alle parole seguano fatti concreti perché fino ad oggi sulla casa abbiamo solo assistito ad una politica di annunci.” Lo dicono Cgil Cisl Uil con Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Alotti, rivendicando che è da anni che il sindacato confederale chiede insistentemente il finanziamento del fondo.

“Oggi, con cinque lunghissimi anni di ritardo che hanno contribuito a far esplodere il problema abitativo nella nostra provincia, finalmente ci si attiva almeno sul piano formale,” aggiungono, specificando che il fondo Ri-Urb Trentino non può che essere un primo tassello di una strategia che deve essere più ampia e articolata, sia nella proposta sia nelle risorse messe a disposizione.

“Il primo punto critico sono le risorse. In passato vennero finanziati con 100 milioni di euro 500 alloggi residenziali. Lo stanziamento pubblico fu di 20 milioni di euro. È chiaro, allora, che servono maggiori risorse per un piano che deve essere più ampio. In questo senso siamo concordi sul fatto che sia opportuno limitare al massimo il consumo di suolo. Crediamo, però, che lo strumento urbanistico vada usato con intelligenza e lungimiranza. Dunque bene salvaguardare l’ambiente, ma crediamo al contempo che se varianti urbanistiche devono esser fatte, allora che abbiano come scopo la realizzazione di alloggi piuttosto che strade o alberghi extralusso. Quindi al presidente Fugatti e alla sua giunta chiediamo coerenza, dalla Valdastico in avanti.”

Nella definizione del piano finanziario, inoltre, potrebbe dare il proprio contributo anche la previdenza integrativa regionale.

Perplessità sulla Proposta del Fondo Ri-Val Trentino

Perplessità suscita invece la proposta del fondo Ri-Val Trentino. “L’Esecutivo continua a perseverare in modo ostinato su investimenti senza ricadute nelle valli. Le precedenti scelte sono state un buco nell’acqua e si rischia che anche questo fondo faccia la stessa fine. Il tema del ripopolamento delle valli va affrontato partendo dai servizi. È su queste voci che bisogna investire risorse per restituire attrattività e condizioni di vita adeguate ai territori più periferici.”

A margine, Cgil Cisl Uil esprimono delusione per l’esito del confronto in commissione sui due disegni di legge sugli affitti brevi. “La bocciatura della maggioranza è la dimostrazione che la Giunta non ha alcuna intenzione di intervenire in tempi rapidi su questo problema, continuando a lasciare che la speculazione immobiliare faccia il suo tornaconto a danno di lavoratori e famiglie,” concludono i tre sindacalisti.

Trento, 8 ottobre 2024