Trentino – 11 dicembre 2022

Case di riposo in difficoltà, il caro bollette dà la mazzata

TRENTO. «La grave situazione in cui versano le Rsa non è purtroppo una novità». A dirlo Giuseppe Pallanch (Cisl Fp) e Marcella Tomasi (Uil Fpl). «E’ da mesi che chiediamo un incontro per pianificare contromisure e risposte per far fronte alle criticità, problemi acuiti a seguito dell’emergenza Covid e il caro bollette poi».
A far suonare i campanelli d’allarme è stata la presidente di Upipa. Alle Rsa mancano fondi ma da parte della Provincia non arrivano risposte. Sono diverse le strutture che si trovano con bilanci malmessi ed ora i rincari dell’energia e l’inflazione rischiano di dare il colpo finale.
In Trentino i rincari dell’energia hanno portato ad un negativo di circa 3 milioni di euro a cui si aggiunge l’inflazione per circa 4 milioni di euro.
«Abbiamo evidenziato diversi problemi già a luglio -spiegano Pallanch e Tomasi -ma la politica è rimasta ferma e non ci sono stati incontri per affrontare le criticità che interessano le strutture sul territorio. In questi mesi la situazione non è migliorata e sono subentrate nuove emergenze che richiedono attenzione e soluzioni. L’invito alla Provincia è quello di potersi incontrare per poter trovare le contromisure».
Necessario un incontro anche con UPIPA che, in questi mesi, analogamente alla politica, non ha risposto alle nostre richieste di incontro per stilare proposte tecniche per affrontare questo difficile momento storico.
C’è preoccupazione anche tra i sindacati per un settore molto importante per il Trentino. «Le difficoltà sono state acuite dalle varie emergenze -aggiungono Pallanch e Tomasi -ma già a inizio legislatura avevamo evidenziato alcuni campanelli d’allarme, avevamo proposto un fondo perequativo ma non c’è stata la volontà di approfondire».
Le parti sociali auspicano un cambio di passo della Pat. «C’è una preoccupazione non meno importante: c’è il rischio che a pagare sia il personale ormai stremato e che è costretto a sopperire alla carenza strutturale di lavoratori: non devono subire anche ricadute negative per queste situazioni. Abbiamo ottenuto la stabilizzazione dei precari nel protocollo politico ma questo proposito non può essere vanificato e chiediamo di concertare i criteri. C’è in gioco la sostenibilità delle strutture e il benessere degli ospiti, che richiedono attenzione e qualità. L’invito è quello di sedersi a un tavolo per dare risposte», concludono Pallanch e Tomasi.

 

Scarica il pdf: TRENTINO Rsa ART 111222