Case Green. Senza una politica strutturale di incentivi obiettivi irrealizzabili.
Cgil Cisl Uil: la Provincia stanzi risorse per sostenere famiglie e imprese verso modelli abitativi sostenibili. Si guardi all’Alto Adige
“La direttiva europea sulla riduzione delle emissioni degli edifici va nella giusta direzione e la scelta del Governo Meloni di non sostenerla è miope e controproducente perché già oggi le famiglie italiane hanno subito rincari notevoli per scaldare e raffrescare le loro abitazioni. Il problema vero è mettere i cittadini e le imprese nelle condizioni di ammodernare in chiave green i propri immobili. Una responsabilità che spetta allo Stato, ma anche alla nostra Provincia Autonoma che sul tema negli ultimi cinque anni è rimasta praticamente immobile, salvo varare obiettivi ambiziosi e condivisibili sul Piano energetico ambientale provinciale che, se non sostenuti da una mirata politica di incentivi, rischiano di restare, in gran parte, un libro dei sogni”. Lo dicono Cgil Cisl Uil con Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Alotti.
Le tre sigle chiedono di guardare con attenzione a quanto fatto dalla Provincia di Bolzano. “In Trentino le ultime misure di sostegno per abbattere le emissioni delle abitazioni si fermano al 2020. La precedente giunta Fugatti non ha fatto nessun piano specifico – fanno notare i sindacalisti -. A Bolzano, invece, annualmente vengono stanziate risorse per sostenere le famiglie che investono nella trasformazione e ristrutturazione sostenibile del proprio immobile, con quote di finanziamento differenziato in base agli interventi e una copertura che può arrivare all’80% della spesa. Unico vincolo rinunciare alle detrazioni statali. Chiediamo alla Giunta Fugatti di muoversi nella stessa direzione con un piano di interventi strutturali che dia certezze ai cittadini”.
Per questa ragione nelle scorse settimane Cgil Cisl Uil hanno chiesto un incontro all’assessore Marchiori, sollecitando l’apertura di un tavolo di confronto che coinvolga anche Ance. “Nella nostra provincia l’80% del patrimonio privato sono case di proprietà. Senza misure di sostegno adeguate non tutti potranno permettersi gli interventi di efficientamento energetico richiesti”.
Capitolo a parte resta l’edilizia sociale. “Itea ha in gran parte fallito l’obiettivo del 110% e oggi gli inquilini sono alle prese con bollette esorbitanti. E’ indispensabile programmare interventi anche sulle case popolari e servono adeguati stanziamenti per farlo”, concludono Faggioni, Bezzi e Alotti.
Trento, 16 aprile 2024
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