17 febbraio 2017 – Trentino, Corriere del Trentino
Caso Artoni-Fercam: lavoratori in sciopero
I sindacati: trattativa da concludere in fretta per garantire 3 mila lavoratori fra diretti e indiretti
I lavoratori della Artoni non ci stanno a vedere cambiate le carte in tavola sull’accordo con Fercam, che rischia di tagliare 170 posti di lavoro in tutta Italia. Per questa ragione ieri hanno incrociato le braccia. Lo sciopero è stato indetto unitariamente da Filt Cgil Fit Cisl e Uiltrasporti. Alla protesta hanno partecipato anche i lavoratori della sede di Trento, 8 impiegati e tutti lavoratori di una cooperativa che lavora per Artoni. A loro si sono uniti anche alcuni dei 17 padroncini che lavorano esclusivamente su commesse dell’azienda logistica emiliana. «I lavoratori in sciopero stanno presidiando la sede e le merci sono bloccate – conferma Stefano Montani, segretario della Filt del Trentino -. Stanno solo cercando di difendere legittimamente il loro posto di lavoro. Attendiamo l’evolversi della trattativa nazionale». La situazione, ammette Montani, è molto delicata. «Accanto ai dipendenti diretti e indiretti ci sono poi altrettanti padroncini in Trentino che lavorano esclusivamente per Artoni. Per loro la situazione è drammatica». Sul tavolo c’è il trasferimento in capo a Fercam, dei rami d’azienda di Artoni Group, Artoni Logistica e Artoni Trasporti, per un totale di 570 lavoratori diretti. Il confronto con le organizzazioni sindacali è saltato dopo che la società altoatesina ha deciso di non assumere di tutti i lavoratori. Fercam spiegano i sindacati è pronta ad assumerne 400, lasciandone a casa 170. Per i sindacati non si possono cambiare unilateralmente le regole durante una trattativa così delicata. Per questo chiedono di proseguire il confronto e arrivare ad un accordo che tuteli l’occupazione e garantisca la prosecuzione dell’attività. Secondo Filt, Fit e Uiltrasporti “Fercam, oltre a tentare di scaricare le proprie responsabilità sulle organizzazioni sindacali, non si è ancora resa realmente disponibile a sottoscrivere un accordo che contempli tutte le richieste formulate dall’azienda stessa nell’incontro del 10 febbraio e la possibilità, per i lavoratori non interessati dal passaggio di azienda di accedere ad ammortizzatori sociali”.
«Serve – chiedono le organizzazioni sindacali – l’immediata prosecuzione del confronto per la realizzazione del subentro di Fercam in Artoni. La procedura attivata va rapidamente conclusa per garantire la continuità dell’occupazione e delle attività, considerato il concreto rischio occupazionale per circa 3 mila lavoratori tra diretti ed indiretti qualora Fercam abbandoni pretestuosamente l’acquisizione».
Scarica il pdf: Fercam ART 170217
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