26 agosto 2016 – Trentino, Corriere del Trentino
Con 45,4 milioni di ore autorizzate di cassa integrazione nel mese di luglio, i primi 7 mesi del 2016 raggiungono 390,4 milioni di ore richieste (7,6% in meno rispetto allo stesso periodo del 2015, quando ne furono richieste 422,5 milioni). Si tratta del numero più basso dal 2009. Nei primi 7 mesi del 2016 sono stati mediamente salvaguardati con la cassa integrazione 328 mila posti di lavoro. Tale periodo, confrontato con il medesimo del 2015, mostra una riduzione delle ore di cassa integrazione ordinaria (-31,5%) e della deroga (-27,2%), a fronte di un aumento del 9,7% della straordinaria. Sono i nuovi dati forniti dalla Uil nel suo studio più rcente.
In provincia di Trento il numero totale di ore di cassa integrazione autorizzate è sceso a luglio del 36,8%– -73,5% per quella straordinaria, -56,2% per quella in deroga mentre quella ordinaria ha fatto registrare un aumento del 18,9%, in controtendenza con il calo nazionale del 27,8% e anche del dato bolzanino che si è fermato a -67,8%. Se si guarda al confronto tra i primi sette mesi del 2016 e quelli del 2015 in Trentino si è registrato un calo del 43,3%.
Tornando all’analisi nazionale, nel mese di luglio si assiste ad un calo del 19,3% delle ore autorizzate rispetto a giugno, che investe sia la gestione ordinaria (-27,8%) che la straordinaria (-22,2%), a fronte di un forte aumento della deroga (+40,8%). Siamo in un mese in cui, così come ad agosto, la flessione è fisiologica del periodo. Contrazione di ore anche: nelle tre macro aree (-45,2% nel Mezzogiorno; -9,5% nel Nord e -3,3% nel Centro); in 13 Regioni con la maggiore flessione in Liguria (-75,9%), a fronte della Sardegna che registra l’aumento più alto (+120,6%), a cui segue la Provincia Autonoma di Bolzano (+83%), l’Umbria (+66,8%), il Friuli Venezia Giulia (+26,5%), la Calabria (+24,2%), la Lombardia (+14,3%), le Marche (+4,4%) e la Toscana (+2,3%); in 59 province con Taranto che presenta la maggiore flessione di ore (-96,7%) a fronte di Gorizia che, all’opposto, presenta il maggior incremento (+1.454,5%).
Da tenere in forte considerazione il possibile effetto “restrittivo” dei nuovi criteri di autorizzazione sia per la cassa ordinaria che per quella straordinaria.
Scarica il pdf: Cassa integrazione ART 26(8)16
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