25 gennaio 2020 – Trentino

Centro S.Chiara, stabilizzati 14 precari

Lavoro. Lo prevede una delibera della giunta provinciale. Tancredi (Uil): «Battaglia vinta»
TRENTO. Sono quattordici i dipendenti del Centro Servizi Culturali Santa Chiara che saranno stabilizzati. Si tratta di personale precario, entrato in servizio a seguito di una selezione pubblica, che occupa funzioni essenziali, nell’area tecnica o amministrativa, per lo svolgimento delle attività dell’Ente e che da diversi anni lavora ormai con contratti a tempo determinato. Lo prevede una delibera approvata ieri dalla Giunta provinciale su proposta del presidente, Maurizio Fugatti con la quale si autorizza il “Santa Chiara” alla stabilizzazione delle posizioni di lavoro precarie.
Un impegno in tal senso – si legge in una nota della Provincia – era stato condiviso con le organizzazioni sindacali dall’assessore provinciale alla cultura, Mirko Bisesti nel corso del 2019, tenuto conto anche della volontà della Giunta di implementare le attività del “Santa Chiara”, su suggerimento degli orientamenti usciti dal Forum della Cultura e per non pregiudicare l’operatività dell’ente strumentale della Provincia, che necessita di un nuovo sguardo per il futuro.
«Apprendiamo la lieta conclusione di un lungo calvario di quattordici precari del Centro Servizi Culturali Santa Chiara che finalmente verranno finalmente stabilizzati», commenta Alan Tancredi, segretario generale della Uilcom.
«Nel corso del 2019 unitariamente ci siamo fatti parte attiva con la direzione del Centro Santa Chiara e con l’ assessore Bisesti della richiesta di porre fine alla precarietà. Grazie alla mobilitazione sindacale durante il Festival dello sport abbiamo dato voce ad un lungo malessere di lavoratori e lavoratrici che ci ha portati alla sottoscrizione di un accordo nel quale la Provincia prendeva impegno per la stabilizzazione e la destinazione delle risorse per il rinnovo dell’integrativo per tutti i dipendenti. Questo percorso dimostra che un sindacato forte e determinato raggiunge obiettivi importanti. Ora – conclude il sindacalista della Uil – attendiamo un incontro per entrare nel dettaglio dei nominativi e delle tempistiche. Successivamente a ciò apriremo la contrattazione per il rinnovo dell’integrativo».

Scarica il pdf: S Chiara ART 250120 1