Corriere del Trentino – 02 ottobre 2022

Cgil, Cisl e Uil: «Trento tratti con Roma per avere una delega piena sull’energia»

«A avviare subito un confronto col Governo sulla falsariga di quanto successo per la A22 e concordare il varo di una vera e propria norma di attuazione che conceda una delega piena al Trentino sul tema energia, a partire dalla gestione dell’idroelettrico, ma guardando anche al futuro di un sistema integrato delle rinnovabili (dalle biomasse al fotovoltaico passando per le tecnologie dell’idrogeno)»: è quello che chiedono Cgil Cisl Uil per combattere il caro energia. Le sigle confederali temono che lo shock provocato dai rincari del gas metta a rischio migliaia di posti di lavoro anche in provincia. «La decisione di provare a prorogare le concessioni idroelettriche è pienamente condivisibile – sottolineano Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil) – ma se il fine è giusto, il metodo però è molto pericoloso. Lo stesso presidente Fugatti ammette che la proroga è fortemente a rischio di impugnazione, non solo del Governo, ma anche dei privati che volessero partecipare alle future gare. Tra l’altro a livello nazionale, siamo isolati come Provincia, in quanto Lombardia e Veneto hanno tutto l’interesse a bandire le gare per fare cassa, mentre in Alto Adige il problema non sussiste perché la società totalmente pubblica Alperia detiene le concessioni fino al 2040».

 

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