Cgil Cisl Uil: le dinamiche del mercato del lavoro, seppur complessivamente positive, sono in rallentamento da mesi. E intanto dilaga la precarietà
Ancora nuvole sul mercato del lavoro trentino. Dopo i segnali di rallentamento registrati tra maggio e luglio, ad agosto si registra un’inversione di tendenza causata però solo da un fenomeno del tutto particolare, l’anticipo delle attività della raccolta della frutta, che anche a causa della terribile siccità di quest’anno, è partita molto presto fin dalle prime settimane di agosto. Lo dimostrano i dati del settore primario che vede un balzo di ben 3.218 posizioni lavorative in più rispetto ai primi otto mesei del 2021, mentre negli altri settori l’andamento delle assunzioni rispetto allo scorso anno è stabile (l’industria registra 21 assunzioni in più rispetto ad agosto 2021) o in peggioramento (nel terziario le assunzioni sono in calo del 2,6%).
I dati sono contenuti nell’ultimo report di Agenzia del Lavoro sul mercato del lavoro.
I sindacati guardano con preoccupazione ai segnali di rallentamento. “La tendenza al calo si sta consolidando e con molta probabilità vedremo un ulteriore ridimensionamento delle assunzioni con i mesi di settembre e ottobre – dicono Maurizio Zabbeni, Lorenzo Pomini e Walter Largher -. Dopo la pausa estiva le aziende del manifatturiero hanno cominciato a fare i conti con l’aumento dei costi energetici e si stanno siglando accordi sulla cassa integrazione. Anche nel settore dei servizi c’è preoccupazione per l’impatto dei costi energetici e questa situazione di incertezza potrà avere un impatto sulle assunzioni stagionali per il turismo invernale”.
Da qui la richiesta dei sindacati di aprire subito un confronto per mitigare l’impatto del rallentamento economico sull’occupazione e quindi sui redditi delle famiglie già messe a dura prova dall’aumento del costo della vita. Anche perché continuano ad aumentare i contratti termine. “La costante crescita della precarietà è un altro fattore di grande preoccupazione. L’utilizzo dei contratti a termine, tra intermittente, somministrato e tempo determinato, continua a crescere. Nei primi otto mesi di quest’anno le assunzioni precarie hanno stabilito il record dell’87,2% di tutti i contratti attivati. A dimostrazione di questo incremento ci sono i numeri di assunzioni e cessazioni che fino ad agosto sono state rispettivamente 109 mila e 103 mila con un turn over sempre più alto. Tutto questo rischia di deprimere ulteriormente la capacità di spesa di lavoratori e lavoratrici. E’ dunque indispensabile agire subito sia sul piano delle politiche di sostegno al reddito adeguando gli strumenti di welfare provinciale all’inflazione sia agendo sull’integrazione all’assegno Naspi”.
Allo stesso tempo Cgil Cisl Uil rilanciano ancora la necessità di aprire un tavolo provinciale sul caro bollette per individuare soluzioni condivise con le parti sociali. “Ad oggi la Provincia ha messo in campo un bonus inefficace e iniquo. Quello strumento va cambiato perché non sia inutile. Vanno individuati meccanismi che sostengano chi più a bisogno e accanto alle risorse stanziate fino ad oggi vanno programmati subito nuovi interventi sia immediati sia strutturali”, concludono i sindacalisti.
- Trento, 5 novembre 2022
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