Corriere del Trentino – Mercoledì 20 Novembre 2024

Cinque milioni per il polo culturale al Santa Chiara

 

La giunta provinciale approva il finanziamento | Riqualificazione dell’ex facoltà di Lettere per creare un polo culturale e creativo

La giunta provinciale ha concesso, con una delibera tanto attesa dal Comune di Trento, il contributo da 5 milioni di euro per il polo dell’innovazione, della cultura e dell’impresa. Il finanziamento copre il 95% della spesa per la riqualificazione del compendio edilizio del Centro servizi Santa Chiara con lo scopo di creare un polo di sviluppo del sistema produttivo, culturale e creativo che integra al proprio interno funzioni di formazione, sostegno all’imprenditoria con progetti di co-working e incubazione, produzione e fruizione culturale.

All’interno del polo dovrebbero trovare posto anche corsi di formazione per disegnatori di fumetti digitali e comunque creatori di contenuti culturali. Il progetto è uno dei due che mirano a riqualificare il complesso dell’ex Lettere.

Il finanziamento era atteso da tempo dal Comune per poter partire con i lavori di completamento. Già un anno fa il sindaco Franco Ianeselli e l’allora assessore provinciale alla cultura Mirko Bisesti avevano visitato la struttura.

Il compendio, grazie ad un accordo tra Provincia e Comune di Trento, proprietario dell’immobile, è destinato a diventare un polo di riferimento per l’industria culturale e creativa non solo della città di Trento ma dell’intero Trentino.

L’obiettivo è quello di far diventare la struttura un incubatore di idee, un riferimento per le migliori menti del mondo della cultura, dell’audiovisivo, dell’arte e della creatività, che qui avranno a disposizione spazi per lavorare, fare rete e contaminarsi, esplorare nuove opportunità.

Investire in un luogo così e per le nostre imprese culturali e creative significa investire anche in nuove professionalità e competenze sempre più richieste dal mercato, dal gaming all’audiovisivo.

«L’intesa raggiunta con la Provincia per la riqualificazione dell’edificio ex Lettere è molto importante», spiegava Ianeselli. «Perché il Polo innovazione, cultura e impresa che avrà sede all’interno dell’ex facoltà sarà una casa della creatività, un luogo aperto, dove ci saranno non solo spazi per la cultura, ma anche per la produzione della cultura e per le start up.

Non si tratta di un edificio isolato, ma di una parte del compendio del Santa Chiara che ospita al suo interno Auditorium, teatro Cuminetti e in futuro l’Urban center e la sede degli ordini professionali».

Scarica il pdf: CORRIERE, IL T ART S Chiara 201124