25 aprile 2020 – Trentino, Corriere del Trentino

Cinque milioni stanziati per stagionali e discontinui. Ma per i sindacati la cifra dell’assegno unico è elemosina

TRENTO. Ma non ci sono solo le aziende nel disegno di legge. Per quanto riguarda il sostegno al reddito di lavoratori, persone efamiglieèprevistoun Fondo di solidarietà: ovvero un intervento della Provincia a sostegno del fondo di solidarietà nel caso in cui le risorse nazionali per la disoccupazione fossero insufficienti. Tema questo molto dibattuto e che fotografa rapporti non facilissimi con Roma: «Spingiamo ancora per avere il finanziamento nazionale che ci spetta» ha detto Spinelli.
C’è poi l’anticipazione degli ammortizzatori sociali. Altro punto delicato: con l’istituzione di un fondo di garanzia presso Confidi per le anticipazioni bancarie alla Cassa integrazione. E qui il governatore Fugatti ha mandato una frecciatina a quelli istituti bancari che, ha osservato, non sono sempre prontissimi a riconoscere il protocollo firmato.
L’altra voce è quella dell’assegno unico, con l’attualizzazione dello strumento provinciale per aiutare i lavoratori stagionali e discontinui: la giunta pensa a strumenti rapidi e ad una dotazione di 5 milioni di euro. Pochi per il sindacato. Ci sono poi in legge nuove risorse provinciali per l’erogazione del bonus alimentare. Altre misure di sostegno al reddito per imprenditori che cessano la propria attività (collegati a percorsi di politica attiva e collegamento ai bandi di Trentino sviluppo): «Pensiamo ai piccoli imprenditori che non hanno tutela. Per loro ipotizziamo 600 euro mensili, ma con un percorso condizionato alla formazione».
Previsto poi l’impiego dei lavoratori socialmente utili per la realizzazione di opere e per la fornitura di servizi di utilità collettiva connessi all’emergenza sanitaria ed economica in corso. E qui è stato fatto l’esempio dell’utilizzo di questi lavoratori per l’imbustamento delle mascherine. Per chi investe in consulenze, e qui parliamo, di internazionalizzazione delle imprese, sono previsti contributi sino a 300 mila euro. Per i sindacati però c’è troppa disparità tra l’importo stanziato per le famiglie: «5 milioni sono elemosina rispetto ai 140 destinati alle imprese» notano Cgil, Cisl e Uil.

Scarica il pdf: manovra ART 250420 3