Comunicato stampa UIL del Trentino 24 aprile 2024.

Turismo e Sanifonds: la UIL attacca le imprese trentine del settore

 

Il Fondo Sanitario Sanifonds è certamente un tassello importante  del  welfare territoriale trentino,  frutto della contrattazione e di relazioni sindacali positive come lo è stato Laborfonds e lo è comunque la  “bilateralità”,  in tutte le sue forme.

Spiace però constatare che i quasi 80.000 iscritti del Fondo Sanitario territoriale potrebbero  agevolmente essere già da tempo più di 100.000 se l’Associazione Albergatori, Confcommercio e Confesercenti del Trentino avessero ottemperato a quanto sottoscritto a gennaio 2023, nel primo contratto integrativo del turismo Trentino.

L’accordo prevedeva infatti che le lavoratrici e lavoratori stagionali del turismo trentino potessero avere la copertura di Sanifonds, con un loro piano sanitario, già con la stagione estiva del 2023 che nel frattempo è passata, come è passata quella invernale e come, visto il silenzio delle associazioni datoriali,  passerà purtroppo anche quella estiva prossima.

Asat, Confcommercio e Confesercenti che dovevano definire con un accordo datoriale le modalità tecniche condivise di versamento al fondo, e che il presidente Battaiola aveva a settembre dato per fatto,  si sono defilate, più attente evidentemente agli equilibri di rappresentanza dei propri associati che a fornire una copertura sanitaria agli stagionali dipendenti.

Nel frattempo nel vicino Alto Adige il fondo mySanitour+ ha raggiunto picchi nel 2023 di 43.000 lavoratori e lavoratrici del turismo associati con copertura sanitaria.

Sono gli stessi lavoratori e lavoratrici, quelli del turismo in Alto Adige, che oltre ad avere retribuzioni pIù alte del 30% (dati INPS) hanno anche un fondo sanitario che rimborsa loro le visite specialistiche, le spese odontoiatriche, analisi diagnostiche per gravidanza, ecc.

In Trentino volano i profitti delle imprese e degli operatori del turismo e gli arrivi nell’ultima stagione invernale battono tutti i record, ma  constatiamo che l’unico accordo integrativo del turismo dopo 30 anni di contrattazione, quell’unico accordo non viene nemmeno rispettato.

E in questo contesto gli albergatori verranno pure prossimamente premiati dall’assessore Failoni con l’ennesimo contributo a fondo perduto. Non meravigliamoci e non chiediamoci il perché poi se i lavoratori e le lavoratrici sceglieranno l’Alto Adige o altri settori di impiego, piuttosto che lavorare in Trentino.

 

 

Walter Alotti

Segretario Generale

UIL del Trentino

 

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