Comunicato stampa UIL Trentino 26/8/2022 : Gas gratis ai lucani. La UIL chiede Kilowatt/h gratis ai trentini!

Alotti – UIL: in Basilicata, regione a statuto ordinario, gas gratis ai lucani. In  Trentino, provincia autonoma a statuto speciale, neanche le agevolazioni sull’energia elettrica prodotta in casa! I benefici dell’Autonomia solo ai soliti noti!

Il sindacato rilancia la richiesta di agevolazioni alle famiglie trentine, possibile per l’energia idroelettrica prodotta in Trentino.

Trento 26/09/2021    – Comunicato stampa Uil del Trentino- .

L’impennata del prezzo di luce e gas e l’immobilismo della Giunta Fugatti rispetto a questo problema  preoccupano molto la Uil.  Un problema che diviene anche politico alla luce della nuova   legge della  Basilicata che prevede gas gratis (son noti i giacimenti di idrocarburi di quella  Regione) ai lucani, mentre il nostro Trentino, dotato di uno statuto speciale d’autonomia,  traccheggia da anni sulla possibilità di far beneficiare direttamente alle famiglie trentine residenti del nostro cosiddetto “oro bianco”, cioè della produzione idroelettrica elettrica domestica e quindi di abbassare le bollette energetiche.

Per questo la Uil rilancia sulla possibilità, tutta trentina, di  destinare finalmente  alle famiglie i benefici dell’assegnazione della competenza primaria alla provincia delle concessioni di produzione di energia elettrica, che prevede appunto  l’obbligo per i concessionari di cessione alle Provincie di una parte di energia prodotta che potrebbe, appunto, essere destinata a categorie di utenti  privati o alle aziende. Qualche tecnico, un anno fa, prima dell’attuale escalation dei prezzi,  aveva calcolato la possibilità, per le famiglie utenti della nostra   provincia,  di fruire di circa 300 Kwh  (oggi 90€ a componente per famiglia all’anno), un contributo che non cambia la vita, ma potrebbe essere comunque d’aiuto alle famiglie, per lo meno quelle meno abbienti. Con l’aumento del costo dell’energia elettrica, questo contributo aumenterebbe in maniera rilevante e potrebbe essere una risposta anche per le famiglie con reddito medio, colpite anch’esse dall’altissimo costo della bolletta energetica.

Questi aumenti infatti gravano in modo inaccettabile non solo sulle aziende ed il sistema industriale, ma anche sulle famiglie e sui salari reali delle lavoratrici e dei lavoratori, dei pensionati e delle   pensionate  che, già  da anni, fanno i conti con un costo dell’energia fra i più alti in Europa. L’Italia, infatti, è da tempo uno dei paesi europei a più alta diffusione della cosiddetta “povertà energetica” e circa il 10% delle famiglie italiane faceva fatica a pagare regolarmente le utenze domestiche, già prima della crisi energetica di quest’anno. Anche in Trentino, con la crisi Covid, sono molte le famiglie che faticavano a rispettare le scadenze delle bollette energetiche nonostante i Bonus statali.

Per il Segretario Alotti anche la buona proposta del contributo alle famiglie ed aziende che installano il fotovoltaico nella propria abitazione o azienda, dovrebbe però fare un salto in avanti. Sia rispetto alla misura del contributo, coinvolgendo anche la Provincia oltre ai Bim nell’erogazione di un  contributo maggiore, che alla platea di coloro che potrebbero installare gli impianti stessi, oggi sostanzialmente limitata  al ceto borghese medio alto che possiede case di abitazione monofamiliari o con pochi appartamenti, soprattutto nelle frazioni e nelle località a bassa densità abitativa. Quasi tutti i condomìni privati ed il patrimonio abitativo  pubblico non partecipano, se non per qualche isolato  modello sperimentale, alla riconversione alle nuove fonti energetiche, solare innanzi tutto.

Le stesse comunità cooperative energetiche, che attendono in Trentino una regolamentazione definitiva incentivante, rischiano, e su questo dal Vice Presidente Tonina siamo in attesa di una risposta che tarda ad arrivare, di escludere dal processo partecipativo  le famiglie e i consumatori,  avendo coinvolto la politica i soliti noti: il movimento cooperativo e gli artigiani.

Sulla politica commerciale e industriale di Dolomiti Energia, la società elettrica trentina che da decenni gestisce gran parte della produzione e distribuzione dell’energia idroelettrica  stendiamo un pietoso velo. La Uil auspica  un forte rinnovamento della governance e delle linee guida di sviluppo ed investimento della società , assolutamente non più adeguate alle nuove sfide dell’ineludibile  transizione ecologica in atto, ed un ridimensionamento degli interessi degli azionisti privati non più compatibili con la sostenibilità sociale delle scelte economiche e tecnologiche del settore.

Una transizione che non tenga conto degli impatti sociali causerebbe infatti un aggravio delle diseguaglianze assolutamente inaccettabile.

Walter Alotti

Segretario Generale

UIL del Trentino

 

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